Addio alla ‘Signora in giallo’, morta a 96 anni Angela Lansbury
È morta a 96 anni l’attrice Angela Lansbury, ‘La signora in giallo’ della Tv. Lo annuncia la famiglia con un comunicato ai media americani: “I figli di Angela Lansbury sono tristi di annunciare che la loro madre è morta pacificamente nel sonno a casa a Los Angeles all’01:30 di oggi, martedì 11 ottobre 2022, a soli cinque giorni dal suo 97esimo compleanno”.
Attrice cinematografica e teatrale inglese, naturalizzata statunitense nel 1951, Lansbury è stata una delle interpreti di maggior talento e versatilità del mondo cinematografico hollywoodiano sin dagli anni Quaranta, consacrata alla popolarità internazionale alla metà degli anni ’80 grazie al ruolo dell’investigatrice dilettante Jessica Fletcher.
Pur avendo per lo più ricoperto ruoli secondari, ha saputo sempre offrire intense caratterizzazioni, ottenendo tre nominations all’Oscar e infine l’Oscar alla carriera nel 2014. Dotata di una bellissima voce, ha interpretato alcune canzoni dei suoi film e ha conquistato i più importanti risultati della sua lunga carriera artistica sulle prestigiose scene di Broadway vincendo quattro Tony Awards per i musical “Mame” (1966), “Dear world” (1969), “Gypsy” (1975) e “Sweeney Todd” (1979).
Nata a Londra il 16 ottobre 1925, nipote del leader pacifista del British Labour Party George Lansbury, Angela Lansbury iniziò gli studi artistici alla Webber-Douglas School of Dramatic Arts di Londra, ma nel 1940, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, fuggì negli Stati Uniti con la madre, l’attrice irlandese Moyna MacGill, e con i fratelli su una delle ultime navi che lasciarono l’Inghilterra prima che i sottomarini tedeschi potessero impedirlo.
Terminò la sua formazione alla Feagin School of Dramatic Arts di New York e, dopo aver ottenuto un contratto con la Metro Goldwin Mayer, debuttò nel thriller psicologico “Angoscia” (1944) di George Cukor nel ruolo della indisponente e maliziosa domestica, contrapposta a una fragile Ingrid Bergman, ottenendo la sua prima nomination all’Oscar.
L’anno successivo fu invece la dolce cantante Sybil Vane nel film “Il ritratto di Dorian Gray”, tratto dall’omonimo romanzo di Oscar Wilde, in cui appare in una piccola parte anche la madre. ruolo con cui conquistò la seconda nomination all’Oscar. Il suo straordinario talento le consentì di spaziare in generi diversi come nel brillante western “Le ragazze di Harvey” (1946) di George Sidney, nel dramma sociopolitico “Lo Stato dell’Unione” (1948) di Frank Capra, in una delle tante versioni cinematografiche del noto romanzo di Alexandre Dumas, “I tre moschettieri” (1948) di Sidney, in cui ebbe il ruolo della regina Anna, e nel biblico “Sansone e Dalila” (1949) di Cecil B. DeMille.
Negli anni Cinquanta, pur continuando a lavorare per il cinema (“Il giullare del re”, 1956, di Norman Panama e Melvin Frank; “La lunga estate calda”, 1958, di Martin Ritt, in cui disegna con brio malizioso la parte della compagna del dispotico Will Varner, ossia Orson Welles; “Come sposare una figlia” 1958, di Vincente Minnelli), Lansbury esordì a Broadway nella farsa scritta dal francese Georges Feydeau “Hotel Paradiso” (1957).
Nel 1962 ottenne l’intenso ruolo, che le valse la terza nomination all’Oscar, della spietata madre del killer Raymond Shaw, pronta a manovrare dietro le quinte il figlio come un burattino, nel thriller fantapolitico “The Manchurian Candidate” di John Frankenheimer, titolo tradotto in italiano “Va’ e uccidi”.
Nel 1971 Lansbury apparve nella produzione Disney “Pomi d’ottone e manici di scopa” di Robert Stevenson nella parte di un’aspirante strega, che riesce a far fallire lo sbarco tedesco in Inghilterra durante la Seconda guerra mondiale con l’aiuto di tre bambini.
Negli anni Ottanta, dopo aver interpretato Miss Marple “Assassinio allo specchio” (1980) di Guy Hamilton, Lansbury è stata scelta per impersonare la misteriosa autrice di gialli nonché investigatrice dilettante Jessica Fletcher della popolare serie televisiva “Murder, she wrote”, ovvero “La signora in giallo”, ruolo che le ha fatto conquistare il record di attrice protagonista in una serie televisiva con il maggior numero di nomination agli Emmy Award, senza mai riceverne uno. Il telefilm, infatti, l’ha vista protagonista di 264 episodi in 12 anni, tra il 1984 e il 1996, sulla rete americana Cbs (in Italia fu tramessa per la prima volta su Rai 1).
Nel frattempo l’attrice è stata la nonna nell’inquietante “In compagnia dei lupi” (1984) di Neil Jordan e si è quindi dedicata al doppiaggio di film di animazione dando la voce alla ‘teiera’ Mrs Potts in “La bella e la bestia” (1991), in cui canta anche la canzone dei titoli, e all’imperatrice madre in “Anastasia” (1997).
Lanciata nel 2001 nel ruolo da protagonista principale nel musical “The Visit”, è costretta a ritirarsi dallo spettacolo a causa di gravi problemi di salute del marito. Ritorna a Broadway dopo ben 23 anni di assenza con la commedia di Terrence McNally “Deuce” (2007). Il ritorno è talmente tanto osannato che la Lansbury riceve una nuova candidatura ai Tony come miglior attrice, che però vincerà per il ruolo della medium Madame Arcati in “Blithe Spirit” (2009). Lo sfiorerà di nuovo per quello di Madame Armfeldt in “A Little Night Music” (2009). Tornerà al cinema sporadicamente per film come “Nanny McPhee – Tata Matilda” (2005) e “Il ritorno di Mary Poppins” (2018).
Angela Lansbury si sposò nel 1945 con l’attore Richard Cromwell; il matrimonio terminò dopo un anno quando lei apprese della sua bisessualità, ma i due rimasero amici. Nel 1949 si risposò con l’attore e produttore Peter Shaw (1919-2003), da cui ha avuto i figli Anthony Pullen (1952) e Deirdre Angela (1953): il primo è diventato produttore e regista e ha diretto numerosi episodi di “La signora in giallo”, mentre Deirdre ha sposato un italiano e ha aperto un ristorante a Los Angeles.(Adnkronos)