Al via gli Stati generali dell’Economia
Dovevano partire già ieri, ma il muro del centrodestra ha fatto slittare l’avvio di un giorno: gli Stati generali dell’Economia cominceranno oggi in mattinata, nella splendida cornice di Villa Pamphili. Obiettivo, avviare un confronto con tutti “coloro che sono pronti a rimboccarsi le maniche per far ripartire subito l’Italia”. Copyright Giuseppe Conte. L’avvio è in pompa magna.
“Al via da sabato 13 giugno la serie di incontri del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con rappresentanti delle Istituzioni e delle Parti sociali, per un confronto sui progetti di rilancio del Paese” si legge nella nota di palazzo Chigi. “Nel corso della prima giornata, dopo l’indirizzo di apertura del Presidente Conte, interverranno: il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli; la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen; il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni; la Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde; il Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel”.
“Nel primo pomeriggio gli incontri proseguiranno con gli interventi del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, del Segretario Generale dell’Ocse, Ángel Gurría, e della Direttrice Operativa del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva. Al termine, il Presidente Conte e gli altri ospiti presenti parteciperanno al Panel ‘Policy in the Post-Covid world: challenges and opportunities’, che vedrà il contributo di rappresentanti del mondo accademico internazionale”.
Lavori blindati, con Villa Pamphili inaccessibile anche ai giornalisti se non per un breve punto stampa nella giornata di oggi. “Non sarà una passerella”, ha tenuto a rimarcare del resto lo stesso presidente del Consiglio in un’intervista rilasciata ai maggiori quotidiani nazionali proprio in vista dell’evento.
Di certo c’è che oggi apriranno i lavori i ‘big’ internazionali, mentre da lunedì si entra nel vivo del confronto con le parti sociali. Un confronto serratissimo che si prolungherà fino al prossimo weekend, intervallato dalle comunicazioni in Parlamento del premier e dal Consiglio europeo.
Sullo sfondo l’iniezione di denaro che arriverà grazie al Recovery Fund, e con cui Conte punta a rimettere in piedi il Paese, duramente provato dalla pandemia. Puntando sulle infrastrutture, l’alta velocità, la digitalizzazione del Paese ma anche l’ambiente e la spinta a politiche green, da sempre nelle corde del premier. E lotta all’evasione fiscale che passa per una spinta decisa all’uso di moneta elettronica.
Inevitabile che nelle sessioni di lavoro degli Stati generali dell’economia si parli anche di fisco, un tema che interessa le realtà produttive ma che ha visto anche il governo dell’idea di avviare una rivoluzione fiscale quanto prima. L’esecutivo porterà le sue idee, raccolte in un documento a cui hanno elaborato Palazzo Chigi e Mef, col contributo dei ministri e delle forze di maggioranza ascoltate in questi giorni. Ma non sarà l’unico. Sul tavolo anche il discusso plan messo a punto della task force guidata da Vittorio Colao, diventato ormai un caso politico. Il manager dovrebbe presentare il suo piano lunedì, ma non è ancora assodata la sua presenza. Colao sembra essere finito al centro di tensioni e frizioni che agitano il governo.
Non solo l’ex numero uno di Vodafone, ma gli stessi Stati generali, del resto, sono diventati motivo di scontro e di dissidi nell’esecutivo. E hanno visto un premier sempre più isolato nella loro organizzazione, nonostante negli ultimi giorni si sia tenuto a sottolineare il coinvolgimento del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, dopo le voci di forti frizioni tra i due. Certo è che l’esito di questa ’10 giorni’ per il rilancio dell’Italia verrà attribuito a Conte, che si tratti di un successo o, al contrario, di un sonoro tonfo.