Alla ricerca del sorriso perfetto anche d’estate: i miti da sfatare (e le cose da sapere)
(Adnkronos) –
Dal recente sondaggio di Curasept, ecco alcuni miti da sfatare e abitudini da ripensare… anche in vacanza!
Milano, 3 luglio 2023 – Alimenti e bevande insospettabili, pratiche quotidiane diffuse nel web o che si tramandano: le insidie per la salute orale si nascondono in gesti spesso considerati innocui o addirittura benefici. A dimostrarlo è il sondaggio online realizzato per Curasept, azienda italiana leader nel campo dell’igiene orale, da Dica33.it e a cui hanno partecipato oltre 1.800 persone. “Se dai dati del nostro ultimo sondaggio era emerso come la ricerca di un sorriso perfetto fosse sempre più importante per le persone, risulta oggi evidente come vi siano false sicurezze o abitudini scorrette di cui si è poco consapevoli” commenta Paola Della Bruna, Scientific & Clinical Affairs Manager di Curasept. “Il sondaggio sulle abitudini di igiene e cura orale ci dice che per migliorare il nostro sorriso, che è poi strettamente collegato alla salute generale, c’è tanto che possiamo fare a partire da piccole attenzioni nella vita di tutti giorni… magari a partire proprio dai mesi estivi!”. Se il ruolo dannoso di bevande gassate e zuccherate per la salute orale è cosa nota (77% dei partecipanti ne è consapevole), è molto meno risaputo (solo il 27%) che il tè, consumato in questa stagione soprattutto nella versione fredda, costituisca un rischio per i denti anche maggiore del caffè (55,3%): “Il tannino, una sostanza naturale che macchia i denti attaccandosi allo smalto, è contenuto in quantità maggiori nel tè piuttosto che nel caffè, anche se si tende a credere il contrario – spiega Daniele Modesti, igienista dentale e consulente clinico per Curasept “Senza considerare che, oltre a un’alta dose di tannino, il tè freddo in bottiglia contiene un’importante dose di zucchero che aumenta il rischio di sviluppare le carie”. La frutta fresca è un alleato della salute a 360°. Infatti, è stata indicata solo dal 7,6% come alimento dannoso per i denti. Attenzione, però, agli agrumi e al resto della frutta acida, con cui il rischio carie è sempre presente. “La frutta acida, come agrumi, ananas, fragole e lamponi, aggredisce in modo dannoso lo smalto dei denti, soprattutto nei soggetti più predisposti a carie e demineralizzazione” chiarisce l’esperto. “Per contrastare questo problema, si può masticare subito dopo qualcosa di croccante che aiuti a rimuovere residui di placca ed eventuali macchie”. Via libera, quindi, alla frutta secca, indicata – erroneamente – dal 10% dei partecipanti come alimento pericoloso per i denti. Cattive notizie, poi, per gli amanti del cioccolato. Se dal sondaggio emerge una decisa consapevolezza sui rischi dei dolci (81,6% dei rispondenti), è decisamente meno noto che anche il cioccolato non è amico dei denti e solo il 34,6% lo riconosce. Anche in versione fondente, il cioccolato può contenere fino a 50g di zuccheri ogni 100g. “I diversi passaggi dell’igiene orale non sono intercambiabili ed esiste un ordine preciso per rendere l’igiene veramente efficace” racconta Modesti. Il 43% dei partecipanti al sondaggio, però, non ne è consapevole e non segue un ordine preciso o persino utilizza il filo interdentale dopo il lavaggio con lo spazzolino, una pratica che in pochi sanno non essere la più corretta. “Se immaginiamo di dover pulire il pavimento di una stanza, la prima cosa che faremmo è spostare i mobili e sollevare il tappeto, per assicurarci che la polvere non si nasconda negli anfratti della stanza. Con l’igiene orale, la logica è la stessa: prima si dovrebbe utilizzare il filo interdentale, per rimuovere i residui di cibo e preparare la bocca al passaggio dello spazzolino. Come ultimo passaggio è consigliato un risciacquo con il collutorio, meglio se della stessa linea del dentifricio”.
Un’abitudine da tenere a mente riguarda il lavare i denti dopo i pasti principali della giornata, soprattutto in vacanza, quando lunghi pranzi e cene in compagnia possono far dimenticare l’appuntamento con lo spazzolino. In questo caso, però, una breve dimenticanza è ben accetta: è abitudine molto diffusa lavarli subito dopo colazione (69,3%), subito dopo pranzo (48%) e subito dopo cena (33,6%), ma secondo gli esperti di salute orale bisognerebbe attendere circa 30 minuti dalla fine del pasto, in modo che la saliva abbia il tempo di ristabilire il giusto equilibrio, alterato dagli acidi e dagli zuccheri alimentari. Questo si rivela, quindi, un caso in cui le buone abitudini di igiene orale vanno d’accordo con i ritmi delle vacanze. Tra le buone abitudini per una corretta igiene orale, ce n’è una che è valida solo in vacanza ed è quella di coprire la testina dello spazzolino con un apposito cappuccio. Circa il 34% ha dichiarato di farlo quotidianamente per evitare contaminazioni batteriche, ma il cappuccio è utile per mantenere lo spazzolino pulito solo durante gli spostamenti, ad esempio per andare in vacanza. Altrimenti, è preferibile lasciare lo spazzolino scoperto, evitando di chiuderlo in un ambiente umido in cui i batteri avrebbero maggiore probabilità di proliferare.
Per arrivare alle vacanze con un sorriso bianco e luminoso è sempre preferibile chiedere un consiglio ad un professionista, in modo da non compiere passi falsi che potrebbero causare danni permanenti alla dentatura. È noto, ad esempio, che il succo di limone sia troppo acido e aggressivo (è un metodo, infatti, che utilizzerebbe solo l’1,2% delle persone), ma anche il bicarbonato, utilizzato invece dal 24,4% dei partecipanti al sondaggio, rischierebbe di creare microlesioni sullo smalto a causa della sua granulometria. Meglio a questo punto optare per dentifrici illuminanti, studiati appositamente per NON abradere lo smalto: attenzione ai dentifrici aggressivi che a primo impatto regalano denti più bianchi, ma che in realtà danneggiano lo smalto con conseguente peggioramento del colore! I dentifrici sbiancanti, utilizzati dal 51,3% dei partecipanti, sono molto utili, ma solo se c’è qualità della pasta dentifricia scelta: i prodotti scadenti spesso contengono sostanze troppo acide e abrasive che aumentano la sensibilità dentale e rovinano lo smalto. Il trattamento più consigliato dagli igienisti rimane, comunque, lo sbiancamento domiciliare prescritto da un professionista, che si può iniziare qualche settimana prima di partire per ottenere ottimi risultati in vacanza, accompagnato da prodotti ideati per il mantenimento da utilizzare poi a casa. Contatti ufficio stampa Curasept: info@sartoricomunicazione.it
—immediapress/salute-benesserewebinfo@adnkronos.com (Web Info)