Attività fisica e sedentarietà: la differenza sta nel microbiota

(Adnkronos) – In ragione delle sue tante funzioni, in larga parte oramai ben documentate, il microbiota intestinale può essere considerato, a tutti gli effetti, un importante indicatore – in termini tanto predittivi quanto evolutivi – di malattie infettive, metaboliche e immunologiche. A proposito di queste ultime, alcuni studi recenti hanno rivelato che soggetti adulti scarsamente propensi all’attività fisica risultano, rispetto a coetanei fisicamente attivi, meno equipaggiati sul piano delle prestazioni immunitarie e, viceversa, molto più dotati di batteri intestinali ‘pro-infiammatori’. È risaputo, d’altro canto, che l’esercizio fisico consente a chi lo pratica con regolarità di poter contare su elevate performances immunitarie mantenendo bassi i livelli di infiammazione, peculiarità che oltre a migliorare lo stato di salute, certamente contribuiscono a prevenire malattie di vario genere. E, a supporto di tali premesse, tante oramai sono le prove documentali che evidenziano, per esempio, più alti livelli di marcatori dell’infiammazione in soggetti sedentari rispetto a loro coetanei dediti allo sport o comunque all'attività fisica. A tali evidenze altre se ne vanno progressivamente aggiungendo sul legame tra esercizio fisico e microbiota correlato all’infiammazione. Si è potuto così osservare che alcune specie batteriche molto efficienti sul piano metabolico, o munite di importanti funzioni antinfiammatorie, risultano essere decisamente aumentate in atleti d’élite rispetto a persone obese o in sovrappeso, così come una maggiore abbondanza di batteri intestinali pro-infiammatori è stata rilevata in una coorte di persone adulte fisicamente inattive. E’ ipotizzabile che siano le consuetudini alimentari e gli schemi dietetici abitualmente seguiti ad influenzare primariamente l'associazione dell'attività fisica con la funzione immunitaria ed il microbiota intestinale. In realtà, tanto ci sarebbe ancora da esplorare in relazione alla differente composizione della microflora intestinale nelle persone con diversi livelli di attività fisica, ma nella prossima puntata della rubrica “Fermenti, il segreto della vita”, l’immunologo Mauro Minelli, referente per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina Personalizzata, farà il punto della situazione passando in rassegna le evidenze più significative che, sull’argomento. sono al momento disponibili. L’appuntamento, condiviso da ADNKronos Salute, è per le ore 15 di venerdì 12 maggio. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *