Barcellona, a tu per tu con Claudio Ragusa. Dal tecnico “Copernico” ai banchi dell’English School di Oxford, con la Sicilia nel cuore
Claudio Ragusa, è un talentuoso 23enne siciliano, che vive con la sua famiglia a Barcellona P.G., una città della costa tirrenica messinese. Sin da ragazzino, ha dimostrato l’interesse e la curiosità di conoscere il mondo esterno e di cimentarsi con esso. Claudio è un giovane molto ambizioso, laborioso e determinato a raggiungere i propri obiettivi, anche quelli più difficili, un ragazzo solare, umile, di specchiata rettitudine, che comunica positività ma soprattutto con tanta voglia di imparare e di mettersi in gioco, disponibile ad uscire dalla zona di comfort pur di raggiungere i propri sogni.
Nel Febbraio 2015 diventa Arbitro F.I.G.C. di calcio a 11 presso la Sezione di Barcellona P.G. e dal Gennaio 2017 arbitra a livello regionale, raggiungendo da qualche settimana l’inquadramento in Eccellenza, massima categoria regionale; viste le qualità e la determinazione di Claudio siamo certi che anche nel campo arbitrale riuscirà a raggiungere mete sempre più prestigiose cosi come sta facendo nella vita accademica.
Claudio si è diplomato nel 2015 in Informatica e Telecomunicazioni, presso l’Istituto Tecnico “Nicolò Copernico” di Barcellona P.G. e subito dopo si è iscritto al corso di laurea triennale in Management d’Impresa presso l’Università degli Studi di Messina, laureandosi nello scorso Ottobre, discutendo brillantemente una tesi sperimentale sull’Importanza dello Sviluppo dei Talenti in Azienda.
Appena conseguito il diploma di laurea, si trasferisce in Inghilterra alloggiando presso una famiglia a Birmingham per approfondire la sua conoscenza dell’Inglese, dove si iscrive anche ad un prestigioso corso per perfezionare la lingua, presso il rinomato College di Oxford, dove ottiene le certificazioni di livello B1 e B2.
Claudio è un ragazzo che ama tanto viaggiare e scoprire il mondo e anche per questo ha deciso di vivere sei mesi in Inghilterra cosi oltre ad imparare bene la lingua, che è fondamentale per poter ambire ad una carriera dirigenziale, ha potuto approfondire anche la cultura Inglese visto che ha alloggiato presso una famiglia del luogo; il giovane barcellonese ci racconta che ha fatto diversi viaggi di cultura in paesi come Spagna, Germania, Austria, Malta, Inghilterra, etcc dove ha potuto conoscere tradizioni, storia, cultura e la cucina di questi luoghi, queste esperienze oggi l’hanno reso una persona aperta, rispettosa delle diversità e capace di interagire in una società sempre più multietnica e multiculturale.
Vivere a 23 anni un’esperienza all’estero per sei mesi con una famiglia che non conosci – ci racconta Claudio, è stato molto bello e affascinante, in questo periodo sono cresciuto e maturato molto, perché vivere lontano dalla propria famiglia, dalla fidanzata, dai propri affetti, dalle comodità, ti responsabilizza, mi sento oggi, di essere tornato migliore, ma allo stesso tempo pieno di energia e voglia di fare che voglio mettere a profitto in Italia, nel mio paese.
“Oggi – ci dice Claudio – sono nuovamente nella mia terra natia, dalla mia Famiglia, qui voglio intraprendere un altro percorso accademico; ho deciso di fare un master in Marketing e Management in lingua inglese, così da poter approfondire una tematica che mi affascina da sempre. Claudio ha le idee chiare sul suo futuro, studia per diventare un manager di una grande azienda e vista la sua passione per l’arbitraggio e soprattutto viste le sue doti tecniche e atletiche, lavora sodo quotidianamente per affermarsi anche a livello arbitrale”.
“Nella mia vita, seppur ancora molto giovane – racconta Claudio – ho girato molto l’Italia e l’Europa, ma le conoscenze e le abilità acquisite le voglio mettere a disposizione anche per la mia terra, la mia Sicilia; voglio contribuire a riscattare il posto più bello del mondo, dove sono nato e cresciuto. Il profondo sud Italia ha tantissime potenzialità anche grazie alle sue bellezze naturali, storico artistiche, architettoniche, culinarie, etcc non possiamo noi giovani concorrere ad abbandonare al proprio destino la nostra terra”.
Secondo Claudio, “la Sicilia, culla della civiltà del mediterraneo, ha un potenziale umano incredibile, pertanto continua il giovane – invito tutti i siciliani in particolare i tanti giovani di successo che più di me hanno maturato e acquisito esperienze e conoscenze anche all’estero, a non abbandonare questa terra tanto bella quanto disgraziata; il nostro entusiasmo, le nostre energie, le nostre qualità, le nostre competenze, devono rappresentare un volano di sviluppo economico e di riscatto sociale per la nostra terra che tanto ci ha dato e tanto le dobbiamo”. Al giovane Claudio auguriamo un radioso futuro accademico – professionale e una brillante carriera arbitrale. (Alessio Calderone)