Barcellona, celebrata la giornata della memoria nella villa Primo Levi
L’amministrazione comunale di Barcellona Pozzo di Gotto anche quest’anno ha voluto commemorare la Giornata della memoria con una cerimonia molto sentita che si è tenuta nella villa Primo Levi, in ricordo delle vittime dello sterminio nazista. Mantenere vivo il ricordo dell’Olocausto e degli orrori del genocidio significa compiere azioni concrete affinchè non accada mai più e per questo il coinvolgimento delle generazioni più giovani è fondamentale.
Presenti alla cerimonia le autorità civili, religiose, militari, i rappresentanti delle forze dell’ordine, la Croce Rossa, la Protezione civile, le delegazioni degli istituti scolastici Balotta, Ferrari, Copernico, Valli e Capuana. Gli studenti hanno partecipato attivamente alla commemorazione attraverso la lettura di poesie, riflessioni, racconti di testimonianze. Prima della deposizione di una corona di fiori un piccolo corteo con in testa la giunta Calabrò, è partito dal Palazzo Municipale ed ha raggiunto la villa Primo Levi dove padre Giuseppe Turrisi ha rivolto una preghiera per le migliaia di vittime della ferocia nazista. Il sindaco Pinuccio Calabrò, l’assessore alla Pubblica Istruzione Viviana Dottore e l’assessore alla Cultura Angelita Pino hanno sottolineato l’altissimo valore, non soltanto simbolico, della Giornata della memoria che coincide con la data della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. Infatti non basta ricordare, occorre fare in modo che la cultura del rispetto della vita e della dignità di tutti gli esseri umani prevalga nelle azioni quotidiane e diventi un valore fondante di tutte le comunità.
“Contro i semi dell’odio razziale, dell’antisemitismo, della violenza e dell’intolleranza- ha detto il sindaco Pinuccio Calabrò- siamo chiamati a lottare oggi con tutte le nostre forze. In quest’azione ci accompagna proprio lo spirito della Giornata della memoria. Noi non possiamo e non vogliamo dimenticare ciò che è avvenuto 80 anni addietro, ma abbiamo il dovere di ricordare affinchè eventi simili non possano mai più accadere. Abbiamo il dovere di affermare i principi di libertà, di tolleranza, di inclusione e di rispetto per l’altro- a prescindere dal colore della pelle, della religione e dalle idee- e di legalità che sono le fondamenta della nostra democrazia e della nostra cultura”.