Barcellona, la Lega sulla mozione di sfiducia:”Rinnoviamo la fiducia al sindaco Calabró”
“Apprendiamo con stupore che si intende presentare nei confronti del sindaco di Barcellona, Pinuccio Calabró, una mozione di sfiducia in consiglio comunale, e che a farlo sia addirittura il gruppo di Forza Italia, che ne aveva sostenuto l’elezione. Da settimane, peraltro, assistiamo in silenzio ad una serie di attacchi violenti, che hanno generato un clima pesante in città, sfociato addirittura in intimidazioni rivolte all’assessore Coppolino. Per non dire di iniziative degne del peggior movimento 5 stelle, come quella di presentarsi in aula con magliette verdi, nell’intento di screditare un partito leale e alleato, quale il nostro. Auspichiamo che il coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso possa subito chiarire l’accaduto, prendendo fermamente le distanze da chi intende sfiduciare l’amministrazione di centrodestra, nel secondo comune della provincia di Messina, considerata la solida alleanza di governo nazionale e regionale, nonché il risultato alle elezioni politiche, che ha portato all’elezione dell’On. Calderone, cui fa riferimento il gruppo di consiglieri di Forza Italia e che dovrebbe allora considerare di dimettersi, considerati i voti della Lega nel collegio uninominale, anche dalla commissione bilaterale insularità, dove è stato eletto con i voti dei deputati e senatori della Lega. Da canto nostro, a nome del partito, rinnoviamo la fiducia al sindaco Calabró, che stimiamo per capacità e competenza, e siamo orgogliosi che abbia aderito al nostro movimento. Evidentemente ciò infastidisce qualcuno, anche chi usa l’argomento del dissesto ben sapendo che ha origini lontane, o al più riferibili agli stessi consiglieri. Lo invitiamo, pertanto, a continuare con la sua attività amministrativa nell’interesse dei cittadini, a differenza di chi predilige rancori, capricci e interessi personali”. Cosi in una nota congiunta Annalisa Tardino, europarlamentare e commissario della Lega in Sicilia, il Senatore Nino Germanà e il deputato all’Ars Pippo Laccoto.