Barcellona, oggi il convegno “Per una salute mentale di comunità: ripresa o resilienza?”
Per mettere in dialogo politica, professioni e terzo settore. Rendere la salute mentale e il benessere di tutti una priorità globale è il focus della Giornata mondiale della salute mentale, che si celebra da trent’anni a questa parte ogni 10 ottobre. Nel Messinese, per accendere i riflettori sul tema, il CESV – Centro Servizi per il Volontariato e l’associazione CA.S.A. – Casa di Solidarietà e Accoglienza di Barcellona Pozzo di Gotto promuovono il convegno “Per una salute mentale di comunità: ripresa o resilienza?”, in programma lunedì mattina nella Sala Teatro (Petraro, Piazza Verga 10, vicino allo stadio D’Alcontres) a Barcellona PG.
«L’obiettivo dell’iniziativa – afferma Padre Pippo Insana Presidente dell’associazione CA.S.A. – è rinsaldare i legami tra tutti i “mondi” che gravitano intorno a questo tema: la psichiatria e le professioni sanitarie, certo, ma anche la politica, i servizi territoriali e il terzo settore». Non a caso, il convegno è patrocinato dal Comune di Barcellona P.G., dal Comitato Consultivo Aziendale dell’Asp di Messina, dall’AVULSS di Barcellona – Milazzo – Torregrotta ed è in fase di accreditamento, a fini formativi, dall’Ordine degli Assistenti Sociali di Messina. E si muovono sempre intorno ai tre “poli” (istituzioni, professioni, associazionismo) anche gli ospiti che interverranno: psichiatri attivi su scala nazionale, regionale e locale come Angelo Righetti (componente del Comitato scientifico del Ministero della Salute), Fiorentino Troiano (componente del Coordinamento Salute Mentale dell’Assessorato regionale alla Salute), Roberto Motta (ex dirigente dei moduli dipartimentali S. Agata di Militello, Milazzo, Messina Nord) e Nunziante Rosania (ex direttore dell’OPG di Barcellona e moderatore del convegno); i dirigenti regionali dei servizi di tutela della fragilità dell’area socio-sanitaria e del dipartimento famiglia e politiche sociali Maurizio D’Arpa e Maria Letizia Di Liberto; il direttore del CESV Rosario Ceraolo; il componente nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali e referente del Piano di zona D27 Filippo Santoro; la presidente di AITeRP Commissione italiana tecnici della riabilitazione psichiatrica Roberta Famulari e la presidente dell’albo Tecnici della riabilitazione psichiatrica dell’Ordine delle professioni sanitarie Viviana Centorrino. Per dare voce al mondo dell’associazionismo, infine, porteranno la loro testimonianza Gaetano Sgarlata, dell’ente di terzo settore “Si può fare per il lavoro di comunità Sicilia”, Antonella Algeri dell’associazione “Abbraccialo per me” di Capo d’Orlando, Adriana Ferruccio dell’associazione Pegaso, la facilitatrice sociale Eleonora Garofalo e padre Nino Basile della Caritas diocesana di Messina.
«Si ripropone oggi l’urgente necessità – sottolinea Nunziante Rosania, ex direttore dell’OPG di Barcellona e moderatore del convegno – di tenere alta l’attenzione sulle politiche di salute mentale. Evidenti sono, infatti, l’aumento del bisogno e della domanda di assistenza e si profila una straordinaria occasione per ripensare i meccanismi organizzativi e di finanziamento attraverso la prevista implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La prevenzione, l’interazione tra “sociale” e “sanitario”, la prossimità delle cure sono elementi che invocano, una volta di più, uno sforzo importante di coordinamento dei soggetti coinvolti nelle necessarie azioni di pertinenza per riformulare una visione strategica unitaria e promuovere una nuova e più efficace fase di intervento sui territori».
«Il terzo settore già oggi ha un ruolo essenziale nel supporto alle famiglie, ai pazienti, agli operatori e alle istituzioni territoriali – conclude la vicepresidente del CESV Nuccia Formica – e, anche alla luce della recente Riforma del Terzo Settore e delle attività di co-progettazione e co-programmazione, rivestirà in futuro un ruolo sempre più centrale».