Barcellona, rifiuti. Il Comune: “Rallentamenti nella raccolta dell’indifferenziata”

Giugno 17, 2022Giugno 17, 2022 Vetrinatv 0 commenti

Barcellona alle prese con problemi nella raccolta rifiuti. Lo comunica il Comune del Longano spiegando i motivi dei rallentamenti nella raccolta dell’indifferenziata: “COMUNE DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO. Città Metropolitana di Messina AVVISO AI CITTADINI La Dusty, Società appaltatrice del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ha comunicato che a seguito della chiusura della discarica di Trapani è nell’impossibilità di conferire i rifiuti raccolti sul territorio e da due giorni si stanno registrando importanti rallentamenti nella raccolta del secco residuale (il cosiddetto “indifferenziato”).E’ una circostanza straordinaria che non dipende dall’Amministrazione comunale nè dalla Dusty medesima, tuttavia è chiaro che in questi giorni la frazione indifferenziata non può essere smaltita. Invitiamo dunque i cittadini a ridurre al minimo il conferimento di questa frazione, effettuando il più possibile una corretta differenziazione dei rifiuti in modo da sostenere al massimo gli sforzi che si stanno facendo per affrontare questa situazione straordinaria e ridurne l’impatto sul territorio e sui cittadini, anche in termini economici. Il ritiro delle frazioni riciclabili, comunque, prosegue regolarmente, secondo quanto previsto da calendario.

AVVISO DELLA DUSTY Importante avviso ai cittadini A causa della chiusura della discarica di Trapani, da due giorni si stanno registrando importanti rallentamenti nella raccolta del secco residuale (indifferenziato): una contingenza non dipendente nè dall’amministrazione comunale, nè da Dusty. Invitiamo gli utenti a ridurre al minimo il conferimento di questa frazione, effettuando il più possibile una corretta raccolta differenziata: il ritiro delle frazioni riciclabili infatti, proseguirà regolarmente, secondo quanto previsto da calendario.

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LA VETRINA DEL CUORE

di Francesco Pinizzotto

Lo tsunami internet che soprattutto nell’ultimo decennio ha sconvolto l’economia, i rapporti personali, la visione della realtà in tempi e luoghi rapidi e mutevoli come non mai, impone anche un’informazione accurata. E in vetrina vanno le notizie che effettivamente meritano attenzione. Perché se è vero che oggi tutto fa brodo, il termometro di valutazione delle news è “scoppiato” dalle pressioni del progresso tecnologico, ovvero delle repentine visualizzazioni e “mi piace” senza tener conto della qualità di ciò che fa notizia. Cioè della profonda verità (che va sempre accertata), dei meccanismi del clamore che inducono a “lapidare” o assolvere, Cosicchè il profilo umano, le conseguenti ripercussioni della divulgazione della notizia sulle vite dei protagonisti, finiscono nelle riflessioni di un giornalismo d’altri tempi. Un triste suicidio fino a qualche decennio addietro si “trattava” con la notizia da dieci righe nell’elenco delle news brevi, con appena le iniziali del povero sventurato. Sui social come sulla stampa, ancor oggi queste notizie di cronaca nera fanno apertura con grande risalto, foto e dettagli di ipotesi da rabbrividire, come se tutto avesse un senso logico. La disperazione e l’incoscienza non tratteggiano la cronaca triste del dramma umano, ma il post come la “news” deve solo soddisfare l’esigenza di massima curiosità dell’utente.

Ma la vetrina ricorda anche il sapore antico di valori d’altri tempi. Quelli delle vetrine che nei salotti delle famiglie custodivano gli oggetti di valore, financo quelli sudati a prezzi di tanti sacrifici, esposti con orgoglio per sottolineare le occasioni di ritrovo memorabili.

La vetrina vuole mettere le cose al proprio posto. Le cose belle al primo posto, senza tralasciare il confronto e la proposizione costruttiva del giornalismo che promuove un nuovo umanesimo fatto di moderne tecnologie ma ancorato ai valori che portano lontano, che non muoiono dopo l’esaurimento del conteggio dei “mi piace” e al sensazionalismo della prima ora.

La vetrina è anche la risultante dei migliori oggetti da ammirare. Dei fatti su cui dibattere per andare oltre i flash dei social. Quel qualcosa in più che deve sostenere la crescita delle nuove generazioni.

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