Bel tempo in arrivo, ma non ovunque: previsioni meteo da lunedì 17 maggio

L’anticiclone africano ci prova. E’ questa la novità che emerge dagli ultimi aggiornamenti meteo per la prossima settimana che segnerà l’avvio di una svolta verso condizioni più stabili, almeno per qualche giorno. Attenzione però, non tutte le regioni godranno dello scudo protettivo offerto dall’alta pressione, e per questo motivo i temporali saranno sempre pronti a colpire.

Dopo le ultime settimane di primavera condizionate pesantemente da una vasta area di bassa pressione posizionata in pieno oceano Atlantico che a più riprese ha inviato perturbazioni temporalesche fino alle nostre latitudini, ecco spuntare all’orizzonte una novità fa sapere iLMeteo.it. Dal continente africano scalda i motori un vasto campo di alta pressione che già da lunedì 17 maggio si impadronirà di buona parte del bacino del Mediterraneo centro occidentale. Per questo motivo ci aspettiamo condizioni meteo decisamente più stabili e soleggiate al Centro Sud con temperature che potrebbero superare i 24/25°C durante le ore più calde. Insomma spazio al primo caldo di stagione dopo le tante piogge e le incertezze di questa pazza primavera.

Tutto risolto? Non esattamente. Lo scudo anticiclonico non riuscirà verosimilmente a distendersi in maniera granitica anche al Nord ed infatti delle correnti più fresche ed instabili potrebbero riuscire a far breccia nell’alta pressione, con il rischio di forti temporali e piogge intense in particolare durante le ore pomeridiane. Per questo motivo converrà tenere a portata di mano un ombrello anche all’inizio della prossima settimana, almeno fino a mercoledì 19 maggio.

E poi? Cosa dobbiamo aspettarci?

La parte finale del mese di maggio potrebbe regalarci altri colpi di scena, sulla falsariga di quanto abbiamo già vissuto nelle ultime settimane. Dando uno sguardo agli aggiornamenti sul medio e lungo periodo emerge infatti la possibilità di nuovi affondi perturbati e freschi dal Nord Europa in grado di provocare blitz temporaleschi su tante regioni. Di questo comunque avremo modo di riparlarne nei prossimi editoriali.(Adnkronos)

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