Bios Srl: “Zanzare, il contrasto alla proliferazione passa dal contributo di tutti i cittadini”

(Adnkronos) – I Comuni consegnano agli abitanti i prodotti per fare trattamenti anti-larve nelle acque stagnanti nei pressi delle abitazioni Piacenza, 5 agosto 2024 – La presenza di un clima che appare sempre meno mediterraneo e più equatoriale, con temperature molto alte e piogge torrenziali frequenti nel corso dell’anno, provoca il proliferare degli insetti, dalle formiche alle zanzare. Proprio queste ultime, anche a causa della comparsa di tipologie tradizionalmente non presenti in Italia, risultano tra gli animaletti capaci di creare maggiori disagi e fastidi. Ragione per cui gli enti locali corrono ai ripari. “L’Emilia Romagna, per esempio, da anni ha elaborato protocolli per contrastare la proliferazione delle zanzare” spiega il dott. Roberto Cattadori, Ceo di Bios Srl, azienda piacentina che da decenni si occupa di disinfestazione, sanificazione e disinfezione, sottolineando l’importanza di mettere in campo una strategia diffusa sul territorio: “Sempre più spesso i Comuni chiedono prodotti da consegnare ai cittadini, in modo che possano utilizzarli negli spazi a rischio vicino alle proprie abitazioni, come stagni, tombini o sottovasi”. Si tratta, in particolare, di pastiglie da sciogliere nell’acqua stagnante per far sì che non diventi il luogo ideale per la proliferazione delle larve. “La strategia migliore, infatti, è agire in maniera preventiva, quindi cercando di evitare la nascita degli insetti. Ed è in questa fase che ognuno è chiamato a fare la propria parte – aggiunge il tecnico – Intervenire dopo, per contrastare gli esemplari adulti risulta più complesso e meno efficace”.  Regioni e Comuni, per la verità, si mobilitano anche in questo senso con protocolli specifici, del resto il rischio è che le zanzare possano progressivamente sviluppare resistenza. Aspetto fondamentale, per il quale è consigliabile rivolgersi a professionisti del settore, è scegliere i prodotti giusti: “Si utilizzano prodotti chimici a bassissimo impatto ambientale e non dannosi per gli altri animali” aggiunge Cattadori, che evidenzia anche l’importanza di mettere in campo un’azione coordinata almeno a livello di zona: “Questo tipo di prodotto non si disperde nell’aria, ma ha bisogno di fissarsi su una superficie. Per questo per avere la massima efficacia dei trattamenti è importante che vengano effettuati non attorno a singole abitazioni, ma su aree più ampie, ragionando per zona”.  

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