Brolo, minaccia di morte la moglie: arrestato dai Carabinieri
Nel corso della mattinata di sabato scorso, i Carabinieri della Stazione di Brolo, in collaborazione con i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Patti, hanno arrestato, in flagranza di reato, M.C., 62enne del posto, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi aggravato, commesso in danno della moglie.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Patti congiuntamente ai militari della Stazione di Brolo, su richiesta pervenuta sull’utenza telefonica 112 NUE, sono intervenuti in un’abitazione del predetto centro cittadino, dove, poco prima, erano state udite delle urla di un uomo. Giunti sul posto i Carabinieri hanno subito riscontrato la veridicità della segnalazione, intervenendo nell’abitazione da cui provenivano le grida. I militari hanno, pertanto, constatato che l’indagato stava aggredendo verbalmente la moglie alla presenza dei figli, di cui uno disabile. Nella circostanza i Carabinieri, intenti ad ascoltare i due coniugi in ordine ai motivi della loro disputa, hanno appreso dalla donna che, nel corso degli anni, nell’ambito del rapporto di coppia, ormai deteriorato, era stata più volte vittima di aggressione verbale da parte del marito che, talvolta, l’aveva anche minacciata di morte. A tale affermazione, alla presenza dei Carabinieri e dei figli, l’uomo rivolgendosi alla moglie reiterava minacce di morte.
M.C., pertanto, è stato arrestato dai Carabinieri in flagranza del reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi aggravato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso un’abitazione diversa da quella familiare.
Nella mattinata odierna, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal dott. Angelo Vittorio Cavallo, si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto, all’esito della quale il competente Giudice del Tribunale di Patti ha convalidato l’arresto operato dai Carabinieri e disposto la misura cautelare nei confronti dell’indagato del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.