Bus turistici siciliani, la protesta a Palermo e le promesse della Regione
Dopo una giornata di proteste e tensioni a Palermo è arrivata la promessa di accelerare i tempi. E senza alcun eufemismo, perché a protestare ieri sono stati degli operatori turistici fortemente penalizzati dalla pandemia e dai ritardi della burocrazia. Solo in tarda serata a Palazzo d’Orleans Maurizio Reginella e Nicola Gloriso per l’Associazione Bus Turistici Sicilia, Giacomo Briamo dell’Asincc hanno incontrato l’Assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, e il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. In sintesi la promessa immediata è così delineata, ovvero la sospensione del rinnovo Iso 9001 per tutto il 2021, la cancellazione della tassa per il rinnovo delle licenze, e soprattutto l’accelerazione nell’erogazione del fondo perduto regionale in favore della categoria (che era previsto dovesse arrivare a giugno) con il superamento della regolarità del Durc per accedervi (e la possibilità di un secondo fondo perduto per il 2021), e cancellazione della tassa di circolazione per i bus per tutto il 2021. E inoltre l’apertura di un dialogo per l’affiancamento da parte dei bus turistici al trasporto pubblico, come già avvenuto nelle altre regioni d’Italia. Davanti ai palazzi della Regione Siciliana ieri è stata infatti una giornata movimentata. Con i bus turistici che hanno invaso piazza indipendenza e gli imprenditori che hanno consegnato le licenze e le targhe dei loro mezzi.