Calcio, arbitri messinesi in gran spolvero. Iannello alla Can C. Ecco i promossi delle sezioni di Messina e Barcellona

Luglio 2, 2022Marzo 11, 2024 Vetrinatv 0 commenti

Tempo di promozioni per gli arbitri messinesi che si sono distinti durante la stagione scorsa. “Grande gioia per la nostra sezione ALFREDO IANNELLO PROMOSSO ALLA CAN C!!! Il comitato nazionale riunito oggi ha comunicato la formazione dei ruoli arbitrali per la S.S. 2022/2023 tra i quali il nostro Alfredo che transita quindi dalla CAN D alla CAN C! Complimenti da tutta la sezione Alfredo”. Con questo post la sezione Arbitri di Messina ha comunicato la promozione del promettente arbitro messinese nella Can C. “Altra grande gioia e soddisfazione per la nostra sezione che festeggia, dopo la riunione del Comitato Nazionale che ha stabilito la formazione dei ruoli per la stagione 2022/2023, il passaggio dei colleghi AE Francesco Comito, AA Alberto Fiore e Francesco Quattrotto dal Comitato Regionale alla CAN D. Complimenti ragazzi da tutti noi”

Grande soddisfazione per le promozioni anche nella sezione di Barcellona. Lorenzo Chillemi è stato promosso alla CAN C nella qualità di assistente arbitrale. “La Sezione Arbitri di Barcellona P.G., in tutte le Sue componenti, si complimenta con Lorenzo per la promozione alla Can C – si legge sulla pagina facebook -ma anche per le qualità umane e tecniche espresse in questi anni e gli augura una brillante carriera arbitrale”. Marco Giuliani viene invece promosso nella CAN D. “A conferma di una stagione veramente entusiasmante, vissuta sempre da protagonista, il nostro Marco Giuliani viene promosso alla CAN D nella qualità di assistente arbitrale – si legge nel post facebook – La Sezione Arbitri di Barcellona P.G., in tutte le Sue componenti, si congratula con Marco per la meritata promozione e gli augura un futuro ricco di soddisfazioni”.

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LA VETRINA DEL CUORE

di Francesco Pinizzotto

Lo tsunami internet che soprattutto nell’ultimo decennio ha sconvolto l’economia, i rapporti personali, la visione della realtà in tempi e luoghi rapidi e mutevoli come non mai, impone anche un’informazione accurata. E in vetrina vanno le notizie che effettivamente meritano attenzione. Perché se è vero che oggi tutto fa brodo, il termometro di valutazione delle news è “scoppiato” dalle pressioni del progresso tecnologico, ovvero delle repentine visualizzazioni e “mi piace” senza tener conto della qualità di ciò che fa notizia. Cioè della profonda verità (che va sempre accertata), dei meccanismi del clamore che inducono a “lapidare” o assolvere, Cosicchè il profilo umano, le conseguenti ripercussioni della divulgazione della notizia sulle vite dei protagonisti, finiscono nelle riflessioni di un giornalismo d’altri tempi. Un triste suicidio fino a qualche decennio addietro si “trattava” con la notizia da dieci righe nell’elenco delle news brevi, con appena le iniziali del povero sventurato. Sui social come sulla stampa, ancor oggi queste notizie di cronaca nera fanno apertura con grande risalto, foto e dettagli di ipotesi da rabbrividire, come se tutto avesse un senso logico. La disperazione e l’incoscienza non tratteggiano la cronaca triste del dramma umano, ma il post come la “news” deve solo soddisfare l’esigenza di massima curiosità dell’utente.

Ma la vetrina ricorda anche il sapore antico di valori d’altri tempi. Quelli delle vetrine che nei salotti delle famiglie custodivano gli oggetti di valore, financo quelli sudati a prezzi di tanti sacrifici, esposti con orgoglio per sottolineare le occasioni di ritrovo memorabili.

La vetrina vuole mettere le cose al proprio posto. Le cose belle al primo posto, senza tralasciare il confronto e la proposizione costruttiva del giornalismo che promuove un nuovo umanesimo fatto di moderne tecnologie ma ancorato ai valori che portano lontano, che non muoiono dopo l’esaurimento del conteggio dei “mi piace” e al sensazionalismo della prima ora.

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