Calderone, ‘piattaforma Siisl ci dirà quello di cui avremo bisogno tra 5 e 10 anni’

(Adnkronos) – "Avere un istituto di previdenza che ha nella sua disponibilità miliardi di dati che poi hanno un significato particolare perché leggono la vita delle persone, il loro percorso lavorativo, il loro percorso familiare e mettono in relazione tutte queste cose con l’aspetto anche della crescita del nostro mercato del lavoro ha portato il governo e il ministero del Lavoro a individuare l'Inps come soggetto di riferimento per la costruzione insieme al ministero del Lavoro e a tutti gli altri attori del mercato del lavoro della nuova piattaforma che abbiamo chiamato Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa. Non sono parole utilizzate a caso, per costruire un acronimo di difficile leggibilità o pronuncia. Abbiamo messo insieme quelle parole perchè sono dei valori e dei significati e portano con sé la visione strategica di un mondo del lavoro in cui noi dobbiamo mettere a disposizione tutti i dati che abbiamo per leggere quelli che sono i fenomeni e metterli in relazione e soprattutto per essere in grado di fare delle analisi che ci dicano dove sta andando il mondo del lavoro, quale sarà il lavoro di cui avremo bisogno fra cinque anni e fra 10 anni". Lo ha detto Marina Calderone, ministro del Lavoro, intervenendo alla presentazione del XXII Rapporto annuale Inps alla Camera dei Deputati. Calderone ha sottolineato l'importanza di "avere una piattaforma -ha continuato- dove per la prima volta sappiamo quanti corsi di formazione professionale finanziata si fanno in Italia, e tutti quanti voi che siete esponenti del settore sapete perfettamente che fino al 31 agosto questo non era un dato disponibile, perché ogni regione, che ha titolarità costituzionale sul tema della formazione professionale, questo dato lo teneva per sé, lo curava attentamente. E invece le Regioni lo hanno conferito e oggi abbiamo la possibilità di sapere non solo quanti corsi di formazione abbiamo ma abbiamo la possibilità di sapere quanti posti abbiamo per la formazione, che tipo di formazione viene fatta, soprattutto come questa formazione poi va a interfacciarsi invece con quelle che sono le necessità delle aziende, dei distretti industriali e produttivi", ha sottolineato.
 "Ecco cosa vuol dire -ha proseguito- costruire e soprattutto interpretare e ottimizzare i dati in modo proattivo. Serve tutto questo per fare delle analisi e soprattutto per sapere anche come indirizzare le misure e i sostegni, perché la piattaforma dell'Inps avendo l’integrazione con il sistema del servizi per il lavoro territoriali e anche ovviamente con tutte le banche dati gestite dall'Istituto compresi Uniemens, è in grado di trasferirci l’informazione se colui che richiede un determinato intervento ne può essere titolare perchè ne ha tutte le condizioni. Questo vuol dire che il controllo viene fatto prima non viene fatto dopo e in modo tale da potere dimensionare tutti gli interventi e le risorse in modo da destinarle a chi ne ha veramente bisogno. In più c’è tutto quello che noi possiamo aggiungere in termini di conoscenza e di sviluppo di quello che sono gli indicatori che ci vengono dai territori e le sollecitazioni che ci vengono dal mondo delle imprese che richiedono professionalità e che richiedono lavoratori", ha aggiunto.  "Il primo settembre a mezzanotte e un minuto la piattaforma Siisl è partita perché c’erano tanti dirigenti, funzionari, operatori del ministero del Lavoro e dell'Inps che erano al lavoro. Quando il cittadino pensa alla pubblica amministrazione e restituisce l’immagine invece di una pubblica amministrazione inefficiente oggi, da soggetto che in passato e in altri ruoli ha fortemente criticato le performance dell'Istituto, mi sembra invece giusto da ministro del lavoro consegnarvi questa immagine perché io credo che sia l’immagine di una pubblica amministrazione moderna ed efficiente e lo sottolineo da sostenere, da preservare e da difendere". Ha spiegato Calderone.
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