Cantieristica navale messinese, precarietà e sfruttamento. Venerdì 10 novembre assemblea Fiom-Cgil
Uno dei simboli più importanti del declino produttivo della città è stato quello della cantieristica navale, un tempo motore di occupazione di qualità e di professionalità elevate. Ad oggi, al contrario, i circa 1500 lavoratori impegnati tramite piccole e medie aziende nella cantieristica navale si devono misurare con la piaga dello sfruttamento, del dumping contrattuale (dilaga infatti il contratto metalmeccanico artigiano) e della pratica dell’appalto selvaggio. Lo denuncia la Fiom-Cgil Messina che per venerdì 10 novembre alle ore 17,30 ha organizzato un’assemblea nel salone della sede Cgil di via Peculio Frumentario.
Una deriva – prosegue la Fiom- che produce la fuga delle figure qualificate, l’aumento dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori rimasti, l’impoverimento complessivo del lavoro e del territorio. A fronte della gravità di questa condizione, il movimento sindacale ha il dovere di denunciare gli abusi e di aprire una vera mobilitazione per rivendicare salari e contratti giusti.
Per questo – dice il segretario generale della Fiom di Messina Daniele David – abbiamo deciso di convocare un’assemblea pubblica presso la sede della Camera del lavoro in cui discutere con tutti i soggetti interessati.