Carabinieri fra Resistenza e deportazioni: a Messina se ne discute per iniziativa dell’Anpi
Parteciparono i Carabinieri alla Resistenza? Furono deportati i Carabinieri nei campi di concentramento nazisti? La risposta è: sì! Questo capitolo della storia italiana, rimasto trascurato per lungo tempo in maniera sorprendente e ingiusta, adesso riemerge nella memoria nazionale, grazie all’avanzamento della ricerca portato avanti dalla storiografia. In particolare è importante il libro di Annamaria Casavola, “Carabinieri fra Resistenza e deportazioni 7 ottobre 1943 – 4 agosto 1944”, giunto alla seconda edizione. Il volume sarà presentato venerdì 20 settembre 2024, alle ore 17.30, nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina, per iniziativa dell’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Il presidente provinciale, Giuseppe Martino, avvierà i lavori con i saluti dell’Associazione. Seguiranno gli interventi di Giovanna D’Amico, professoressa di Storia contemporanea presso l’Università di Messina; e del colonnello Francesco Falcone, Comandante del Reparto operativo del Comando provinciale Carabinieri di Messina. Interverrà infine l’autrice del volume, Anna Maria Casavola, da anni collaboratrice del Museo storico della Liberazione di Roma e dell’Associazione nazionale ex internati. Dal libro, pensato per dar voce a una “storia dal basso”, ai semplici carabinieri che subirono una doppia deportazione ad opera dei fascisti e dei nazisti nel ’43 e nel ‘44, emerge una vicenda assai onorevole dell’Arma, una storia che trae dall’anonimato nomi e traversie e speranze democratiche che l’attraversarono nel più ampio quadro della Resistenza italiana. I fatti, ricostruiti dalla Casavola, sono presentati con una forte tensione etico-sociale, rispettando la funzione civile dello storico. La memoria di quella storia scritta dai Carabinieri italiani è sicuramente una buona opportunità per l’orientamento nel nostro tempo.