Caro carburante, gli autotrasportatori campani domani in sciopero. Fucci (Aslimitaly):”Urge soluzione”

“In questo week end il gasolio è arrivato a costare 2 euro al litro, immaginate cosa vuol dire fare il pieno ad un centinaio di camion, con queste tariffe? Facendo qualche conteggio, mi conviene stare a casa!”L’imprenditore Francesco Tauro dalla provincia di Caserta, amministratore di un’importante società di trasporti e logistica della zona, associato della Aslimitaly, ha esternato la sua rabbia e la sua delusione, portando all’attenzione di Fucci, presidente di Aslimitaly, e all’attenzione della senatrice Lonardo la problematica che coinvolge l’intero mondo degli autotrasportatori. La problematica è stata proposta anche lo scorso venerdì sera, nel salotto di Globus Television, dove ospiti di Lella Majorana, Aslimitaly rappresentata dal presidente Fucci, dall’avvocato D’Agostino e da Francesco Tauro, è stata “denunciata” pubblicamente la cosa, e se ne è aperto un interessante dibattito anche con la Senatrice Lonardo, ospite anch’essa in studio.E’ intervenuto sull’argomento anche il Dott. Angelo Galifi– Amministratore di Galigroup export e logistica, che ha fatto un interessante excursus del problema.

“Parlo a nome di tutti gli autotrasportatori: il nostro lavoro consente a tutte le attività di lavorare, senza di noi l’economia sarebbe ferma! Pensate alla pandemia, chi riforniva i supermercati? Chi riforniva le farmacie? METTETECI IN CONDIZIONE DI LAVORARE!”

Così il giovane Tauro, si sfoga in trasmissione. Fucci rincara la dose:” Invitiamo tutti gli autotrasportatori della Regione Campania e oltre a venire presso le nostre sedi o a contattarci, per organizzare una tavola rotonda e dare una soluzione al problema, visto che il nostro governo, ad oggi, non ne paventa alcuna!” A seguito di ciò è stato prodotto un comunicato stampa relativo alla RIUNIONE DEGLI IMPRENDITORI DELL’AUTOTRASPORTO MERCI DELLA CAMPANIA che pubblichiamo integralmente: “Premesso che i costi di produzione dei servizi di trasporto, con particolare riferimento al costo del carburante, sono diventati insostenibili;
i costi d’esercizio non si riescono a ribaltare alla merce e alla committenza, perché la categoria è debole contrattualmente in quanto mancano regole certe e applicabili; la disposizione di legge in materia (comma 5, art. 83 bis, L. 133/2008), che prevede l’aumento del corrispettivo in presenza di variazioni del costo del carburante per almeno il 2%, non agisce perché, per come scritta, non è in grado di funzionare;
gli interventi economici assunti del Governo, annunciati all’incontro del 24 febbraio scorso, per un valore di circa 80 milioni di euro, sono giudicati insufficienti;
la promessa del Governo, annunciata nel medesimo incontro del 24 febbraio scorso, di avviare immediatamente un confronto per istruire regole a tutela dell’autotrasporto, sono state disattese; il costo contributivo e assistenziale del personale è diventato insostenibile;
Considerato che l’innalzamento dei costi del carburante è talmente eccessivo e compromette seriamente la tenuta finanziaria e quindi la sopravvivenza delle imprese; le regole a favore dell’autotrasporto italiano non sono applicabili, mentre sui pericolosi regolamenti comunitari, che destrutturano
ulteriormente il settore, non si sta discutendo; il settore risulta istituzionalmente abbandonato: sulla carenza degli autisti, sui costi amministrativi e sulle procedure burocratiche in continuo peggioramento, sui disorganizzati uffici della motorizzazione civili per le revisioni;
Decidono che da sabato 12 marzo le imprese di autotrasporto spontaneamente non sposteranno i propri mezzi fino a quando non si ripristineranno le
condizioni, economiche e normative in grado di evitare l’indebitamento delle imprese di autotrasporto; si chiede all’organizzazione di rappresentanza categoriale,
Trasportounito, di trasmettere il presente documento alle Istituzioni competenti e di attivare tutte le procedure possibili affinché Esse nei
prossimi giorni producano immediatamente strumenti e regole a sostegno del settore”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *