Cas e bandi deserti, i sindacati: “La politica regionale ha precise responsabilità sulla crisi del consorzio”
Anche il secondo bando emesso dal Cas per richiedere lavoro somministrato tramite agenzie interinali è andato deserto, così a rischio è il presenziamento dei caselli delle A20 e A18 per tutto il periodo estivo. “Ancora segnali inequivocabili di una situazione gestionale e finanziaria del Cas fortemente preoccupante – dichiarano le segreterie sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, SLA,?Cub Trasporti e Lata Messina – e che stante la carenza di personale di esazione ed il contestuale periodo di ferie estive rischia di mandare in tilt il servizio ai caselli e causare probabili ripercussioni sul traffico veicolare e lunghe file alle barriere delle autostrade siciliane. Saremo costretti a coinvolgere le autorità competenti ed il Prefetto se necessario – continuano i sindacati – in quanto con le gravi carenze di personale ai caselli ed i forti flussi previsti d’estate, il rischio è non garantire adeguata sicurezza agli utenti e ai veicoli che sopraggiungono alle barriere, ove le auto si trovano spesso incolonnate e si riscontrano sovente manovre azzardate con rischi a mezzi e persone. “Non e’ di certo un fulmine a ciel sereno – continuano i sindacati – ma un rischio che avevamo ampiamente denunciato quando in più occasioni abbiamo puntato l’attenzione sulle critiche condizioni economiche dell’ente che hanno anche messo a rischio gli stipendi dei lavoratori. L’ennesimo bando deserto, le difficoltà a pagare le ditte appaltatrici dei cantieri aperti, sono il segnale che l’ente non appare affidabile sul mercato . La politica regionale che ha inteso impropriamente bloccare l’autonomia del Cas ente economico, nelle maglie della legge di stabilità, si assuma le proprie responsabilità – concludono i sindacati – il Cas convochi le parti perché occorre trovare soluzioni immediate, dopo aver bloccato un concorso già svolto, per garantire il servizio ai caselli e le ferie al personale, ed anticipiamo che senza urgenti soluzioni ci rivolgeremo agli organi esterni per la tutela dei diritti dei lavoratori.