Caso medico no vax, l’Ordine: “Petrella già radiato, si esprima Commissione che valuta ricorso”
(Adnkronos) – Roberto Petrella, il ginecologo no vax segnalato in queste ore dall'associazione Nessuno tocchi Ippocrate (NtI) per un'incessante attività social sui presunti danni da vaccini, "noi l'abbiamo già radiato 4 anni fa. Il problema è che manca ancora il pronunciamento della Cceps", la Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie istituita presso il ministero della Salute, una sorta di 'Corte d'appello' che valuta i ricorsi degli operatori che, come Petrella, hanno impugnato il provvedimento disciplinare ricevuto. "Finché non si esprime la Cceps, di fatto lui potrà continuare a fare il medico". Lo spiega all'Adnkronos Salute Cosimo Napoletano, presidente dell'Ordine dei medici di Teramo che nel 2019 si è espresso per la radiazione del professionista abruzzese. Petrella, 76 anni, nel gennaio 2022 era stato anche arrestato dalla polizia di Catanzaro e posto ai domiciliari con l'accusa di omicidio colposo, per avere prescritto cure alternative a un paziente campano poi deceduto. Tuttora "fa dirette dalla sua pagina asserendo che i vaccini causano tumore e diabete. Chiediamo all'Ordine dei medici di fermare questa pericolosa disinformazione", è l'appello lanciato sabato via Facebook da NtI che anche oggi torna all'attacco contro colui che "abbiamo battezzato 'il ginecologo che cura con i funghi'". Petrella, "risentito" dell'intervento di Nessuno tocchi Ippocrate, "chiamandoci 'imbecilli ed ignoranti' – riporta l'associazione – parallelamente ha affermato che ci denuncerà per diffamazione, aggiungendo" pure "delle minacce fisiche" quando dice "vi farò un m***o così!". Ebbene, "custodiamo gelosamente il video di questa sua diretta che verrà usato nel processo contro di lui. Se sarà il caso – assicura NtI – faremo una 'class action' contro la sua disinformazione pericolosa". L'Omceo provinciale di Teramo, in altre parole, in questo momento ha le mani legate. Dopo un periodo di stallo e alcuni 'stop and go' l'attività della Cceps è ripresa, evidenzia Napoletano. "Purtroppo però non abbiamo idea dei tempi" nei quali la commissione ministeriale si pronuncerà. "Abbiamo sollecitato più volte – precisa – e speriamo che ora la pratica avanzi rapidamente, anche perché Petrella non sta fermo e molte persone deboli rischiano di dargli credito". "Se la Cceps dovesse dire che non ci sono i termini per procedere nei confronti di Petrella, ci troveremo a dover formulare" a suo carico "un'altra accusa, diversa dalla prima. Se invece la Cceps ne rigetterà il ricorso, la radiazione sarà effettiva e lui non potrà fare più il medico". E' quello che il presidente dell'Ordine si augura e che appunto sollecita. "Al momento – osserva Napoletano – non possiamo più fare nulla. Non ci resta che aspettare che si concluda il corso del giudizio". —salute/sanitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)