Caso Stormy Daniels, Trump è colpevole ma non andrà in carcere
(Adnkronos) –
Donald Trump il prossimo 20 gennaio ritornerà alla Casa Bianca con una condanna penale sulle spalle per aver falsificato documenti finanziari per coprire il pagamento illecito alla pornostar Stormy Daniels in cambio del suo silenzio sulla loro relazione. Il giudice Juan Merchan ha infatti confermato il verdetto di colpevolezza nel processo di New York, emettendo però una sentenza di "rilascio incondizionato", formula in base alla quale non viene imposta nessuna pena, per tutti i capi di imputazione. Il presidente eletto eviterà quindi multe e carcerazione. Tra i poteri della presidenza degli Stati Uniti "non c'è il potere di cancellare il verdetto di una giuria", ha detto il giudice Merchan nel confermare la condanna del presidente eletto. "Per quanto le considerevoli e in effetti straordinarie protezioni garantire al capo del potere esecutivo siano un fattore che supera tutti gli altri, questi non riducono la gravità del crimine o giustificano il fatto che siano stati commessi", ha poi aggiunto dopo aver sottolineato "mai prima di adesso questa corte ha dovuto affrontare una caso così unico e straordinario". Alla fine della lettura della sentenza, il giudice ha fatto gli auguri a Trump, che diventa così il primo 'felon' alla Casa Bianca, per il suo secondo mandato. Prima della lettura della sentenza, Donald Trump – che era in collegamento video dalla Florida — ha detto che il processo di New York "è stata una caccia alle streghe politica, con l'obiettivo di danneggiare la mia reputazione". "La verità è che sono totalmente innocente, non ho fatto nulla di sbagliato", ha aggiunto il presidente eletto, collegando la sua netta vittoria elettorale di novembre a quella che definisce la persecuzione da parte della magistratura. "Hanno visto il vostro processo e hanno capito", ha detto riferendosi agli elettori. Al suo fianco Todd Blanche, legale di Trump e prossimo vice ministro della Giustizia della nuova amministrazione, che ha detto che oggi è "un giorno molto triste. Un giorno triste per il presidente Trump, per la sua famiglia e i suoi amici, ma anche, dal punto di vista legale, un giorno triste per questo Paese". Trump aveva cercato fino all'ultimo di bloccare questa udienza, ed evitare quindi l'imbarazzo di una condanna a 10 giorni dal suo insediamento, ma i suoi ricorsi sono stati bocciati in tutte le sedi, Anche, la notte scorsa, dalla Corte Suprema, dove due conservatori – il giudice capo John Roberts e Amy Coney Barrett, nominata da Trump durante il suo primo mandato – che hanno votato insieme ai tre giudici liberal contro il rinvio. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)