Cavi sottomarini per monitorare i fenomeni naturali nel Mediterraneo
(Adnkronos) – Sparkle, il principale operatore di servizi internazionali in Italia, ha firmato un protocollo d’intesa con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per una ricerca innovativa volta all’utilizzo dei cavi sottomarini in fibra ottica per monitorare eventi naturali come terremoti, eruzioni vulcaniche e tsunami nel Mediterraneo. Questo progetto è un passo significativo nel progresso delle tecnologie di monitoraggio ambientale e della protezione civile, grazie alla sinergia tra Sparkle e INGV, che si impegnano a esplorare nuove modalità di utilizzo della fibra ottica in ambito geofisico. L'uso della fibra ottica per rilevare eventi naturali non è una novità, ma l'implementazione di questa tecnologia nel Mediterraneo rappresenta una vera e propria rivoluzione. I cavi sottomarini, tradizionalmente utilizzati per il traffico dati, vengono ora adattati per agire come sensori, in grado di rilevare vibrazioni meccaniche indotte da eventi sismici, eruzioni vulcaniche e onde anomale. Grazie alla tecnologia di fiber sensing, è possibile monitorare questi fenomeni in tempo reale, anche in ambienti difficili da raggiungere come il fondale marino. Il sistema di rilevamento sfrutta la polarizzazione del segnale ottico trasportato dai cavi, permettendo di identificare le perturbazioni meccaniche causate dai fenomeni naturali e tracciarne la propagazione. L’iniziativa è possibile grazie alla collaborazione di lunga data tra Sparkle, il Gruppo TIM e INGV, che da oltre due anni conducono esperimentazioni congiunte nel settore. Le prime attività di monitoraggio hanno coinvolto il sistema cavo Mednautilus di Sparkle, che si estende per 11.000 km dalla Sicilia lungo il Mediterraneo orientale. Il cavo, che raggiunge profondità fino a 4.000 metri, offre un'opportunità unica di monitorare in tempo reale i movimenti del fondale marino e localizzare con maggiore precisione l'epicentro dei terremoti marini. Mednautilus, grazie alla sua configurazione ad anello, può raccogliere dati da più punti del bacino marino, potenziando l’efficacia del sistema di rilevamento.
L'Amministratore Delegato di Sparkle Enrico Bagnasco e il Presidente INGV Carlo Doglioni durante la firma dell'Accordo
Il protocollo d’intesa tra Sparkle e INGV è destinato a contribuire notevolmente alla sicurezza del nostro territorio. Grazie alla rete di sensori, sarà possibile migliorare la capacità di previsione e allerta di eventi sismici e tsunami, contribuendo così alla protezione civile. Inoltre, il monitoraggio geofisico dei fondali marini permetterà di ottenere dati cruciali per la comprensione dei fenomeni naturali, migliorando la gestione delle risorse e della sicurezza ambientale. "In quanto Ente di Ricerca incaricato della sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale in tempo reale, l'INGV rivolge da sempre una particolare attenzione all'innovazione tecnologica per il progresso della ricerca scientifica", riferisce Carlo Doglioni, Presidente INGV. "È per questo motivo che oggi accogliamo con soddisfazione la sigla dell'accordo con Sparkle che potrà contribuire, con le sue tecnologie, a implementare i nostri strumenti per l'osservazione e la sempre migliore comprensione dei fenomeni naturali". "Siamo orgogliosi di collaborare con un'istituzione prestigiosa come INGV e di mettere i nostri cavi sottomarini al servizio della ricerca in un ambito di indagine così prezioso per la salvaguardia dell'ambiente e delle persone", ha dichiarato Enrico Bagnasco, amministratore delegato di Sparkle. "Più di cento anni fa come Italcable posavamo il primo cavo transoceanico tra Anzio e Buenos Aires per permettere agli italiani di comunicare con i connazionali emigrati in Argentina. Oggi rinnoviamo questa eredità portando Internet e i servizi digitali in tutto il mondo e spingendo le frontiere delle telecomunicazioni globali oltre la pura connettività per migliorare la qualità della vita delle persone". Il protocollo prevede anche il coinvolgimento di altri enti nazionali che si occupano di innovazione tecnologica subacquea. Tra questi, il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea (PNS), situato a La Spezia, che riunisce le eccellenze del settore pubblico e privato in ambito marittimo e subacqueo. Immagine di copertina realizzata con DALL-E —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)