C’è ancora una Roma da scoprire: itinerario in 10 punti per una Città Eterna originale
(Adnkronos) –
Roma, 25 marzo 2024 – Le meraviglie di Roma, oltre ad essere eterne, sono anche infinite. Sono milioni i viaggiatori che ogni anno viaggiano da ogni parte del mondo per visitare Roma, la Città Eterna, patria di moltissimi dei più bei monumenti d’Italia. Eppure, oltre ai luoghi imperdibili e più famosi da visitare a Roma, ce ne sono molti altri poco conosciuti ma che meritano altrettanta attenzione. Piccole perle di bellezza e di ricchezza storica che a volte sfuggono ai tradizionali itinerari turistici (non per mancanza di conoscenza ma per questioni di priorità), ma che lasciano senza fiato chi le scova. Per facilitare la ricerca, ecco un itinerario con i luoghi più curiosi e particolari di Roma. Chi ha voglia di scoprire la città capitolina da una nuova prospettiva o chi è alla ricerca di luoghi da visitare per vivere una vacanza originale e un po’ segreta, non può perdersi questi luoghi magici. A due passi dalla Fontana di Trevi, brilla un gioiello della Roma liberty, che risalta agli occhi tra lo stile classico della Città Eterna. Si tratta della Galleria Sciarra, costruita nel 1886, quando Roma divenne la capitale del Regno d’Italia. La galleria collegava la residenza di Palazzo Sciarra Colonna di Carbognano a quello della redazione del quotidiano La Tribuna e della rivista letteraria Cronaca Bizantina, allora diretta da Gabriele D’Annunzio. Disegnato dall’architetto Giulio De Angelis, il progetto consisteva in un cortile a pianta cruciforme, con volta a padiglione nervata in ferro e vetro. Sulle pareti, decorate dal pittore Gabriele Cellini, vennero raffigurate molte donne, tra cui appare anche un ritratto di D’Annunzio. Un vero e proprio gioiello dell’architettura romana, che oggi rappresenta un passaggio pedonale coperto, aperto al pubblico soltanto negli orari d’ufficio, visitabile accedendo da via Marco Minghetti o da Piazza dell’Oratorio. Sul colle Gianicolo si trova il convento di San Pietro in Montorio. Al centro di uno dei suoi cortili è stata realizzata da Bramante, nel primo decennio del ‘500, una piccola costruzione a pianta circolare, proprio nel punto in cui, secondo la leggenda, avvenne il martirio di San Pietro, crocifisso a testa in giù, scena raffigurata nell’altare all’interno del tempietto. Il tempietto è uno degli esempi più alti di architettura rinascimentale, con alcuni richiami all’architettura romana antica, divenuto un modello per tutti gli architetti e artisti. Uno fra i tanti fu proprio Michelangelo, che ne trasse ispirazione per realizzare la cupola della Basilica di San Pietro. Per visitarlo bisogna entrare nella Reale Accademia di Spagna, ad accesso libero. A pochi passi da Trinità dei Monti, si trova Palazzetto Zuccari, costruito nel 1590 da Federico Zuccari. È noto come la Casa dei Mostri, per via delle decorazioni delle porte e delle finestre con volti mostruosi, voluti dall’artista per impressionare i suoi ospiti, fra cui D’Annunzio, che lo citò ne Il piacere. Oggi dalla porta principale si accede alla Biblioteca Hertziana, uno dei più importanti centri di studi sull’arte italiana al mondo, visitabile con una visita guidata su prenotazione. Nel rione Trastevere, sul primo tratto de “la passeggiata del Gianicolo”, risalendo dal lato del Vaticano, si trova un monumento edificato nel 1911, il Faro del Gianicolo. Un luogo insolito in cui incontrare un faro, visto che la costa è lontana decine di chilometri, eppure questo sontuoso faro rappresenta uno dei monumenti più noti del parco del Gianicolo. I romani usano l’espressione “sembri il faro del Gianicolo”, per indicare una persona vestita in maniera troppo eccentrica o eccessiva per il contesto in cui si trova. Percorrendo ponte Sant’Angelo verso il centro, si passa accanto all’Arco dei Banchi, per poi giungere a un passaggio quasi sconosciuto che collega via Paola e via del Banco di Santo Spirito. È il soffitto stellato di Arco dei Banchi, un sottopassaggio che conduce alla vista panoramica su Castel Sant’Angelo. Sotto l’arco si trova la più antica lapide che ricorda la piena del Tevere del 1277, che causò una memorabile alluvione, posizionata all’altezza in cui arrivò il livello dell’acqua. Nel soffitto dell’arco è stato dipinto in tempi più recenti un cielo stellato. Oltre all’iconico Colosseo, che si può ammirare da Le Terrazze al Colosseo, con una vista panoramica su tutto il centro storico, a Roma esiste un secondo Colosseo, nel quartiere EUR. Si tratta del Palazzo della Civiltà Italiana, conosciuto come il Colosseo Quadrato, un edificio interamente realizzato in travertino. Luogo di culto cinematografico per la sua grande presenza scenica, i suoi porticati sono decorati da 28 statue, ognuna delle quali racconta le virtù del popolo italiano. Sulla facciata principale è stata incisa la divenuta celebre frase “Un popolo di poeti di artisti di eroi di santi di pensatori di scienziati di navigatori di trasmigratori”. Vicino a piazza Navona e al mercato di Campo de’ Fiori, addentrandosi in un sottopassaggio ad arco vicino al civico 19 di via del Pellegrino, si arriva a un cortile in stile medievale davvero pittoresco che ricorda la Roma di un tempo: una piazzetta con le casette caratterizzate dalle scale esterne, dagli intonaci color ocra, così tipiche tra i tanti sontuosi monumenti, palazzi e ville nobiliari. Il nome acetari deriva da acetosari, ossia i rivenditori di Acqua Acetosa, l’acqua dal sapore ferroso imbottigliata dalla fontana nel quartiere Parioli, ritenuta curativa, per volere di Papa Paolo V Borghese. Nel 1929 venne costruita una ferrovia che collegava lo Stato Pontificio al Regno d’Italia. Lunga poco più di un chilometro, di cui solo 200 metri in territorio vaticano, è la linea ferrata internazionale più breve al mondo. Dismessa nel corso degli anni, in occasione del Giubileo del 2000 venne rimosso uno dei due binari per lasciare spazio alla passeggiata del Gelsomino. Si raggiunge entrando all’interno della Stazione San Pietro e proseguendo lungo il binario 1, dove inizia un percorso che porta fino alla scalinata che costeggia le Mura Vaticane, la Rampa Aurelia, da cui si può ammirare la cupola di San Pietro da una prospettiva inedita. In alcune delle più belle chiese di Roma si trovano opere di Caravaggio da vedere gratis, ma anche opere di altri grandi artisti: nella Chiesa di San Luigi dei Francesi (La Vocazione di San Matteo, San Matteo e l’angelo, Martirio di San Matteo); nella Basilica Sant’Agostino (Madonna del Loreto); nella Basilica Santa Maria del popolo (Crocifissione di San Pietro, La Conversione di San Paolo). A Villa Borghese, vicino alla terrazza del Pincio, in viale dell’Orologio del Pincio, si trova un curioso marchingegno che rappresenta l’unico modello di orologio ad acqua collocato all’interno di un giardino pubblico. L’idrocronometro fu ideato nel 1867 dal domenicano Giovanni Battista Embriaco, e venne collocato lì sei anni dopo, su una torretta in ghisa e legno dai motivi che ricordano il tronco di albero, posta su un isolotto al centro di un laghetto. Il progetto dell’orologio, con quattro quadranti che richiamano la sezione trasversale di un albero e le lancette con forme vegetali, prevede che un getto d’acqua dell’Acqua Marcia lo faccia funzionare perennemente: due bacinelle vengono riempiete e, oscillando, attivano il meccanismo che fa girare le lancette, mentre lo scorrere dell’acqua mette carica il movimento del pendolo. Per informazioni:
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