Commissari ad acta per l’approvazione dei bilanci consuntivi 2019. Archimede e Calderone:”Buona programmazione attraverso le carte contabili”
Sono scaduti i termini per l’approvazione dei bilanci consuntivi del 2019 e numerosi Comuni della Città Metropolitana di Messina (ben 76), nonostante i tanti solleciti da parte dell’Assessorato Regionale, continuano ad essere inadempienti, tant’è che l’Ufficio Ispettivo dell’Assessorato alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica, nella giornata di mercoledì 16 Settembre con nota D.D.G. n. 297/S.3/2020, ha nominato i Commissari ad acta per svolgere le necessarie funzioni di impulso e di sollecitazione per l’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2019 presso i rispettivi Comuni, sostituendosi, se necessario, per l’esercizio dei relativi poteri, agli organi inadempienti degli stessi Comuni per l’approvazione dei rendiconti medesimi. I costi relativi all’indennità di carica, indennità di responsabilità ed il rimborso delle spese del commissariamento, saranno sostenuti interamente dai Comuni inadempienti e saranno, quindi, a carico dei rispettivi Bilanci comunali. Pare inoltre che medesima situazione potrebbe determinarsi per i bilanci di previsione 2020. Ciò ha indotto l’ex Consigliere Comunale di Saponara, Alessio Calderone, e l’Avv. Santino Archimede, quest’ultimo con esperienza amministrativa a Torregrotta, ad una profonda riflessione sui fatti inviando alla nostra redazione un documento con un’analisi articolata:
“Aldilà delle tante difficoltà affrontate quotidianamente dai Sindaci – sostiene Alessio Calderone – la situazione emersa dalla nota Regionale non trova giustificazione alcuna se non nell’incapacità e nello scarso rigore delle Amministrazioni Comunali inadempienti. Quando accade ciò le conseguenze per i cittadini sono disastrose. Qualsivoglia criticità non può essere motivo di giustificazione per acclarate irregolarità; Solo una buona programmazione e rendicontazione contabile, caratterizza in modo inequivocabile una buona amministrazione, quando questo non avviene si generano disservizi e disagi per i cittadini. Oggi molti amministratori non hanno le competenze necessarie, non hanno una visione e non programmano di conseguenza la loro attività amministrativa, piuttosto improvvisano, sopravvivono alla giornata e questo li porta a non rispettare le scadenze contabili ma soprattutto ad alimentare una politica dannosa che invece di creare sviluppo, crea problemi alla collettività. La soluzione è quella di affidare la responsabilità pubblica a chi ha capacità documentate. Non è più procrastinabile – conclude Calderone – affidare ruoli di responsabilità ad una nuova e competente classe dirigente e non viceversa a chi intende occupare il proprio tempo libero non avendo altro da fare o a chi ancora peggio crede che la politica sia una passerella glamour”.
“In questi casi non può certamente valersi il detto mal comune mezzo gaudio – dichiara Santino Archimede. Gli strumenti economici (bilancio consuntivo, bilancio di previsione e rispettivi allegati) rappresentano il momento più alto di una democrazia consiliare e, soprattutto, di buona amministrazione. Quando a Torregrotta, così come in altri comuni, si verifica la mancata approvazione nei termini di legge di tali strumenti si evidenzia una chiara noncuranza amministrativa. Non a caso i comuni limitrofi che per tali casi non sono stati commissariati (fra tutti Rometta e Venetico) appaiono ai loro cittadini come Comuni efficienti. Non bisogna nascondersi o essere timorosi nel dire che le Amministrazioni ove si reiterano tali situazioni, oltre che a palesare gravi inefficienze ed incapacità amministrative, corrono il serio rischio di porre in essere, consapevolmente o inconsapevolmente, atti di cui bisogna spesso verificare i profili di legalità, dove può diventare più semplice che si incunei il malaffare, che da sempre si nutre delle inefficienze e della cattiva amministrazione della Pubblica Amministrazione. È in questo grigiore che vengono emanate costantemente ordinanze contingibili ed urgenti, disposti affidamenti e transazioni di dubbia legittimità, si producono discutibili debiti fuori bilancio e gravi sprechi. Atti quest’ultimi che ben dovrebbero essere attenzionati dalla Corte dei Conti o dalle Procure. Continuando così il nostro territorio ha poche prospettive per un sano sviluppo futuro”.
I due giovani si dichiarano quindi rammaricati per la grave situazione economico – gestionale in cui versano i tanti Comuni della Città Metropolitana Messinese e, pur consci delle difficoltà, considerano “non più accettabile assistere a tali ingiustificate inefficienze – continuano all’unisono – Gli esempi positivi esistono ed in questi Comuni grazie ad un attività politico – gestionale meticolosa si riesce a far avere benefici economici e risparmi a tutti i cittadini“. La speranza, per i due giovani, è che “si risvegli una coscienza politica caratterizzata dalla coesione di intenti e dalla ricerca unicamente degli interessi generali che sia in grado di offrire ulteriori esempi di buona amministrazione – concludono – Un Comune che non fa programmazione attraverso le carte contabili – concludono – non può certamente rendere un buon servizio alla cittadinanza facendo viceversa lievitare i costi, i disservizi, le inefficienze a carico delle comunità generando nei cittadini sconforto e diffidenza dalla politica”.