Comunali, botta e risposta Giorgetti-Tajani a vertice centrodestra
Raccontano che durante il vertice di centrodestra sulle elezioni comunali di stasera ci sarebbe stato un botta e risposta tra Lega e Forza Italia su come uscire dallo stallo attuale e chiudere le partite più attese, quelle di Milano e Roma, che sbloccherebbero le altre. A quanto apprende l’Adnkronos, Giancarlo Giorgetti avrebbe fatto presente che a questo punto, visto che non si riesce a trovare un accordo su candidati civici, siano i partiti più grandi, ovvero Lega e Fdi, a scegliere i nomi da schierare. Le parole del ministro della Coesione sociale avrebbero provocato la reazione di Antonio Tajani. Quando Forza Italia era al 25-30 per cento e voi al 4% non parlavi così?, si sarebbe sfogato il numero due azzurro. Come ‘paciere’ sarebbe intervenuto Matteo Salvini, che avrebbe mediato tra Giorgetti e Tajani, invitandoli a ragionare con spirito unitario di coalizione.
Spunta il ‘lodo Cesa’
‘Allora, io propongo che il candidato di Milano lo scelga la Lega, quello di Roma Fdi, mentre Forza Italia indica i nomi per Bologna e le regionali in Calabria…’ Raccontano che Lorenzo Cesa, rimasto a casa per i postumi del vaccino anti Covid, si sia collegato da remoto al vertice di centrodestra in corso alla Camera sulle amministrative. Dopo aver ascoltato gli interventi di tutti, il segretario dell’Udc avrebbe proposto quello che alcuni hanno ribattezzato il ‘lodo Cesa’ per uscire dallo stallo attuale sulle comunali e sciogliere i nodi di Milano e Roma.
Sia Giorgetti che Ignazio La Russa di Fdi, raccontano all’Adnronos, avrebbero apprezzato Cesa, commentando con una battuta la sua proposta: ecco la saggezza da vecchio democristiano… I leader del centrodestra si rivedranno la prossima settimana, probabilmente martedì, per provare a chiudere un accordo sulla griglia dei nomi.
Meloni: “Si chiude martedì”
“Gli alleati hanno chiesto altro tempo, ma martedì chiudiamo. L’unica cosa che non si può fare e perdere altro tempo ed è questo che chiedo agli alleati. Bisogna fare chiaramente tutte le verifiche” sulle candidature a sindaco nelle grandi città, focus su Roma e Milano, “capire competenze e visioni. Io ho dato la massima disponibilità, sono disponibile a parlare di tutto ma voglio vincere e per vincere bisogna fare la campagna elettorale”. Così Giorgia Meloni, ospite di Porta a Porta.
Su Roma, “non è un candidato di Fratelli d’Italia, sicuramente il profilo della professoressa Matone è estremamente interessante. Si è scelto ancora una volta di confermare la scelta di candidati civici, di fatto non si è ancora deciso perché alcuni alleati non hanno ancora avuto modo di confrontarsi con Michetti. Lui è uno che risolve i problemi ai sindaci, molto competente, sa dove mettere le mani. Quindi in una macchina amministrativa come Roma, dove per 5 anni giri a vuoto -chiedi a Virginia Raggi- allora una persona così, con una capacità straordinaria…”. “Poi – aggiunge – è un professore, non ha una popolarità altissima ma partecipa a una trasmissione radiofonica e la sua candidatura è partita dal basso”. (Adnkronos)