Coronavirus, quinta vittima in Italia
Ancora due vittime per coronavirus. Si tratta di un 84enne ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo – deceduto questa mattina – e di un 88enne di Caselle Lampi. Salgono così a quattro in tutto i casi di decesso in Lombardia, uno in Veneto.
L’84enne deceduto in mattinata era “una persona anziana con altre patologie”, ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a Radio anch’ io su Radio Rai 1. “Abbiamo un totale di 219 contagiati e 5 deceduti. Si è aggiunta da poco una persona, un 88enne di Caselle Lampi in Lombardia”, ha confermato il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli, che ha aggiunto: “I focolai sono sempre gli stessi e sono due. Non è confermato il collegamento tra il focolaio del lodigiano e quello del padovano”. Ieri a morire era stata una donna, un’anziana paziente oncologica di Cremona in una situazione clinica già difficile.
LOMBARDIA, AUMENTANO I CONTAGI – “Sono salite a 172 le persone contagiate dal coronavirus in Lombardia”. Lo comunica la Regione, ricordando che “purtroppo si è anche registrato il decesso di un uomo di 88 anni residente a Caselle Landi in provincia di Lodi”: quarta vittima in Lombardia, quinta in Italia.
DUE NUOVI CASI IN VENETO – Due nuovi casi di contagio in Veneto. Sale così a 27 il numero totale dei casi nella regione. Si tratta di una persona anziana di Venezia (centro storico) che era già ricoverata all’Ospedale Civile e che è stata trovata positiva al virus, e di una persona del Padovano. Sono persone appartenenti agli stessi cluster già noti (veneziano e padovano). “La notizia negativa è che abbiamo due contagiati in più, la notizia positiva è che i due contagiati fanno parte di cluster che già conosciamo: un contagiato che si aggiunge ai 19 di Vo’ Euganeo e l’altro contagiato a Venezia dove siamo a tre persone contagiate”. Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
EMILIA-ROMAGNA – In Emilia-Romagna 7 nuovi casi, tutti riconducibili al focolaio lombardo: cinque a Piacenza (quattro cittadini del lodigiano) e due persone nella provincia di Parma, che si erano recate a Codogno. E a risultare positivo è anche un residente nel Modenese, che “ha lavorato per alcune settimane nel Lodigiano, ora ricoverato al reparto Malattie infettive del Policlinico di Modena. E’, quindi, un caso che – come gli altri – è riconducibile al focolaio lombardo”, precisa la Regione Emilia Romagna in una nota. Il totale dei soggetti positivi nella regione sale dunque a 17 casi.
“Da sottolineare come l’uomo non sia stato prima ricoverato, né abbia avuto contatti con operatori sanitari, essendosi trattato di un percorso ‘pulito’, partito dalla sua individuazione nell’ambito dei protocolli previsti e quindi all’accertamento della positività”, evidenzia la Regione.