Cresce il disagio, arriva la proposta per istituire lo psicologo di base nel Lazio
(Adnkronos) – Che il disagio psichico specie tra i più giovani sia aumentato, in particolare dopo pandemia di Covid-19, è ormai accertato da diversi studi. Cartina tornasole è il ricorso sempre più diffuso di farmaci antidepressivi, cresciuto negli ultimi anni di almeno il 10%. E non fa certo eccezione la Regione Lazio, dove, su proposta di alcuni consiglieri regionali, si pensa ad introdurre la figura dello psicologo di base gratuito. “I mutamenti della società e dei contesti culturali ci impongono un nuovo approccio nella promozione del benessere psichico e relazionale. Al momento nel Lazio non è presente un’offerta tempestiva gratuita nei confronti di chi soffre di disagi psicologici, esiste solo una risposta di medicalizzazione da parte del pediatra o del medico di base o, in alternativa, la possibilità di rivolgersi ad uno specialista che però non tutti possono permettersi dal punto di vista economico", spiega all'Adnkronos il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Marco Colarossi, primo firmatario della proposta di legge concernente 'Istituzione dei servizi di psicologia di base, di assistenza psicologica scolastica e di assistenza psicologica universitaria'. "L’intento della proposta di legge che abbiamo presentato – specifica Colarossi – è quello di offrire un supporto, in maniera gratuita, a coloro che vivono situazioni di malessere e disagio per dare sostegno e per impedire che sfocino in patologie più gravi. Non è un caso se alcuni articoli sono interamente dedicati all’assistenza psicologica degli studenti di ogni ordine e grado. E’ previsto che in ogni istituzione scolastica sia presente un team multidisciplinare sia per sostenere lo sviluppo e la formazione della personalità del minore e del giovane adulto che per prevenire i fenomeni di disagio giovanile. Allo stesso modo, nelle Università, sono previsti sportelli dedicati per fornire un sostegno adeguato e strutturale, anche in relazione all’aumento delle condizioni di depressione, ansia, stress e più spiccata fragilità psicologica, ma anche percorsi di educazione al benessere psicologico”. Tra l'altro, non ci saranno oneri a carico del bilancio regionale poiché "i costi saranno coperti con le risorse economiche che vengono già attribuite alle Asl per il servizio regionale sanitario", precisa Colarossi. Il Lazio non è l'unica regione che si è mossa in anticipo in attesa di una norma nazionale per l'istituzione dello psicologo di base gratuito. Intanto il Ministero dell’Università e della Ricerca ha messo in campo su indicazione del ministro Anna Maria Bernini oltre 70 milioni di euro a sostegno di progetti per favorire il benessere psicologico degli studenti universitari. "E’ una richiesta che è giunta da più parti. Stiamo assistendo negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, ad un crescente aumento del disagio psicologico tra i giovani. Ben venga ogni possibilità in più che viene data alla necessità di benessere psicofisico”, commenta Colarossi. Proprio per questo l'auspicio è che la proposta di legge presentata in Regione Lazio "venga approvata e che l’iter sia il più breve possibile, perché i bisogni psicologici e le situazioni di malessere e disagio vanno affrontati così come qualsiasi altro disturbo fisico. E poi non dimentichiamo che l’Istituto Superiore di Sanità ha ipotizzato, anche a seguito della pandemia Covid, un aumento notevole dei disagi psico-fisici nei prossimi anni ed un accesso sempre più difficile, da parte dei cittadini, a questo genere di cure". Secondo il collega Mario Luciano Crea (Lista Civica Rocca), membro della Commissione Sanità alla Pisana, la proposta di introdurre la figura dello psicologo di base nel Lazio è "un’iniziativa doverosa oltre che lodevole. Il provvedimento sullo psicologo di base non solo può dare delle risposte concrete alle molte difficoltà oggettive che giovani e giovanissimi hanno dovuto affrontare a causa delle recenti emergenze sanitarie ed economiche, ma nello stesso tempo è in grado di eliminare quella barriera di diffidenza che ancora oggi permane in una parte dei genitori a rivolgersi a uno specialista 'della mente'". Sul tema della salute mentale, evidenzia all'Adnkronos Crea "l’approccio da seguire è quello della visione integrata, l’unica efficace. Ecco perché dico che accanto allo psicologo di base è opportuno costruire, intorno al giovane con difficoltà, un sistema di cooperazione tra i diversi medici, mi riferisco a quelli di medicina generale, pediatri e agli altri medici specialisti. Non è possibile separare la malattia psicologica dalle altre. In questo senso, certamente, le diverse iniziative che il Governo sta mettendo in campo dimostrano la grande attenzione dell’esecutivo al benessere dei cittadini. Il periodo complicato ce lo lasciamo alle spalle ma i postumi possono essere pericolosi". Un tema quello del benessere psicologico, tra l'altro, che mette d'accordo tutti, tanto che il consigliere regionale della Lista civica Rocca immagina già un sostegno trasversale. "Sono convinto che non ci saranno divisioni su questo tema. La salute non può avere colore – asserisce Crea – In questo caso la politica deve fare uno sforzo, superare le barriere ideologiche e concentrarsi esclusivamente sui giovani che sono in età scolare. Per quel che mi riguarda io la voterò convintamente". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)