Cristiana Falcone, l’etica come motore di crescita economica sostenibile

(Adnkronos) – Roma, 13/10/2023. New York, crocevia delle questioni globali e sede dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che si è tenuta dal 18 al 22 settembre 2023. Qui, nell'ultimo incontro, i leader mondiali si sono ritrovati a discutere i temi più urgenti e le sfide che il pianeta sta affrontando. Dall’intelligenza artificiale alla crisi climatica, è chiaro che il futuro dell'umanità e la sua sopravvivenza dipendono dalle decisioni prese in queste aule con dibattiti cruciali della diplomazia internazionale.  
Cristiana Falcone, consigliere e membro del Comitato Parti Correlate e del Comitato Sostenibilità in TIM, commenta le visioni, le preoccupazioni e le soluzioni comuni proposte all’Assemblea. Governance AI verso nuove linee guida Quest'anno la focalizzazione sui temi dell'intelligenza artificiale ha evidenziato quanto sia sentita la necessità di una governance globale in materia. Dal Segretario generale António Guterres ai vari capi di Stato, tra cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, c'è stata una chiara richiesta di nuove linee guida unificate e coordinate. “L'importanza della regolamentazione dell’IA è stata riconosciuta come cruciale all’ultima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, soprattutto alla luce dei rischi legati alla disinformazione, alla manipolazione e all'influenza sul dibattito pubblico – ha sottolineato Cristiana Falcone.  Dato che l’AI incarna una complessità di dati, di forza computazionale e vari elementi interdisciplinari che rendono la sua regolamentazione una sfida, durante l’Assemblea Generale ONU molti leader e stakeholder hanno sottolineato la rilevanza di un approccio basato sul rischio e di una visione antropocentrica. “L'intelligenza artificiale non è una singola tecnologia ma un ecosistema di soluzioni digitali in rapida evoluzione, la sfida per i Parlamenti è quindi quella di stabilire una definizione tecnologicamente neutra e uniforme per l'IA che potrebbe essere applicata ai futuri sistemi di intelligenza artificiale.”  I Paesi hanno espresso diversi approcci alla governance globale dell'AI: gli Stati Uniti hanno proposto un approccio basato su standard minimi di ordine globale, mentre l'Unione Europea ha annunciato una linea più rigorosa, che include la protezione dei diritti fondamentali. Un rapporto provvisorio sulla governance dell'IA è già previsto per la fine del 2023, con raccomandazioni finali da attuare entro la metà del 2024. Disinformazione e conflitto israelo-palestinese La recente escalation del conflitto israelo-palestinese mette in evidenza l'importanza cruciale dell'informazione in situazioni di crisi globale. “Diventa sempre più difficile distinguere chi fornisce notizie accurate e affidabili da chi non lo fa – afferma Cristiana Falcone. “Se, da un lato, l'utilizzo delle intelligenze artificiali da parte di veri giornalisti potrebbe salvare vite e permettere di fare reportage senza la presenza umana, dall'altro lato, in assenza di un brand autorevole con esperienza ed imparzialità, si apre la voragine della disinformazione e della propaganda, rendendo più difficili le operazioni militari, politiche e diplomatiche, incluse quelle del Consiglio di sicurezza ONU.”  La rapida diffusione delle informazioni e la facilità con cui video e contenuti digitali possono essere creati e condivisi dalle intelligenze artificiali, in effetti, sollevano importanti interrogativi sulla veridicità e l'obiettività delle fonti informative. L'avvento dell'intelligenza artificiale ha ulteriormente complicato il panorama dell'informazione?  “Oggi non possiamo garantire la veridicità e l'equità nei contenuti prodotti da queste macchine, utili sia a migliorare la qualità dell'informazione che a diffondere la disinformazione a una scala senza precedenti”, continua Cristiana Falcone, che sottolinea anche come “questo tipo di disinformazione su scala globale, aumentata dai social media e dalle AI, non facilita il ruolo delle Nazioni Unite in momenti di crisi bellica come quelli che stiamo vivendo.” La governance dell'IA e la regolamentazione dell'informazione devono andare di pari passo, affrontando sfide complesse per garantire un mondo informato e responsabile, in cui le informazioni siano un faro di chiarezza, anche in tempi di conflitto. Nasce l’High-Level Advisory Body sull’Intelligenza Artificiale Un argomento chiave, più volte ripreso dal profilo Twitter del Presidente dell'Assemblea Generale ONU Dennis Francis, è stata l'importanza di rafforzare la sicurezza informatica globale per la rivoluzione digitale dell’IA. Joe Biden ha dichiarato che l'IA ha un "enorme potenziale e un enorme pericolo", aggiungendo che gli Stati Uniti stanno lavorando con altri leader mondiali per rafforzare regole e politiche affinché le tecnologie IA siano sicure prima di essere rese pubbliche.  “Gli strumenti di intelligenza artificiale possono essere usati con intenti maliziosi, come per la diffusione di fake news o per colpire infrastrutture critiche – aggiunge Cristiana Falcone, per la quale l’annuncio della creazione di un Gruppo di Consulenza di Alto Livello sull'Intelligenza Artificiale (High-Level Advisory Body on AI), composto da esperti governativi e del settore privato, “è stata un’ottima idea che permetterà di recepire, analizzare e sviluppare raccomandazioni per la governance internazionale dell'IA”.  Anche il CEO di OpenAI Sam Altman, in una recente intervista alla BBC, ha proposto al Governo americano di rendere obbligatori "una combinazione di requisiti di licenza, test e revisioni indipendenti" alle quali dovrebbero essere sottoposte aziende come OpenAI. Rafforzare la sicurezza informatica globale I leader politici hanno poi discusso il ruolo delle intelligenze artificiali nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU e sottolineato l'importanza della collaborazione tra Governi, settore privato e stakeholder per utilizzare queste nuove tecnologie in modo responsabile e sicuro al fine di raggiungere tali obiettivi.  Qui entra in gioco la sicurezza informatica. “Gli Stati Uniti per primi hanno promosso un dialogo parallelo sulla protezione del cyberspazio da attacchi significativamente distruttivi da parte di tecnologie con IA” osserva Cristiana Falcone, secondo cui la parte piena del bicchiere mezzo vuoto sta nel fatto che “le aziende interessate alle politiche globali su IA e sicurezza informatica dovranno influenzare i loro business traendo vantaggio considerando dalle posizioni condivise durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite”. L'etica come motore di crescita economica sostenibile Cristiana Falcone questa estate ha moderato l’evento Business Ethics Summit e permesso ai partecipanti stakeholder, ricercatori e politici di esplorare il legame tra etica ed imprese. La possibilità che le aziende possano essere guidate da principi etici, adottando una visione olistica orientata al benessere collettivo, è stata ribadita anche all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.  “L'obiettivo di trasformare le attività e i business delle imprese in un motore di crescita economica sostenibile passa per i quattro temi principali (Human Economy, Tech Economy, Impact Economy e Climate Economy, ndr)”. “All'Assemblea Generale, ad esempio, si è visto un forte impegno dei Paesi per affrontare il problema del cambiamento climatico tramite un’azione congiunta: gli Stati Uniti si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas serra del 50-52% entro il 2030, la Cina ha annunciato che raggiungerà la neutralità carbonica entro il 2060.” In occasione del Business Ethics Summit, una intelligenza artificiale aveva simulato il pensiero di alcuni filosofi per sviluppare i principi ai quali ispirarsi per riflettere e guidare le trasformazioni digitali che stiamo vivendo:  ●gli individui e le aziende dovrebbero essere liberi di esplorare nuovi percorsi di business e innovazione, con l'unico limite del danno che potrebbero causare ad altri (John Stuart Mill, il principio di libertà) ●quando si investe in tecnologia, vi è il dovere di garantire che questi strumenti rispettino l'autonomia e la dignità di ogni individuo, garantendo che i prodotti sviluppati siano trasparenti e non producano risultati distorti o ingiusti (Immanuel Kant, gli individui come fini e non come mezzi) ●indipendentemente dalla velocità con cui si procede al cambiamento, ciò che conta è la perseveranza e la costanza nel perseguire gli obiettivi, non dimenticando che è indispensabile un cuore nella ricerca del profitto, rispettare l'ambiente e supportare le proprie comunità (Confucio, la ricerca della prosperità) ●conservare, restaurare e migliorare sono gli obiettivi nobili che le nuove tecnologie devono seguire per raggiungere una prosperità più completa, che comprenda sia la ricchezza materiale che il benessere del nostro pianeta (Aristotele, eudaimonia di uomo e natura) “Possiamo riflettere ed adattare alcune delle idee fondamentali di questi quattro filosofi al contesto moderno di business, tecnologia, ecologia e prosperità – conclude Cristiana Falcone. “Queste idee possono offrire una solida base filosofica per la promozione di politiche globali incentrate sulla dignità umana, sulla prosperità sostenibile e sulla giustizia etica, collaborando alla promozione della pace, della sicurezza, dello sviluppo sostenibile e dei diritti umani a livello globale promossi dall’ONU”. Cristiana Falcone  Cristiana Falcone vanta oltre 20 anni di esperienza professionale nella elaborazione di strategie ed implementazione di partnership per lo sviluppo del business maturata collaborando con i leader di aziende multinazionali (SONY, Shell, Revlon), interagendo con organizzazioni governative internazionali (ILO, IFAD, FAO, UNDCCP, IADB) e operando nel mondo dei media (Radio Televisione Italiana, Gruppo Espresso, Univision, Viacom). Nel 2004 dirige la sezione Media, Intrattenimento, Informazione e Sport del World Economic Forum per poi diventare Senior Advisor dell’Executive Chairman e Fondatore che le affida in particolare la responsabilità dello sviluppo di servizi e prodotti innovativi e la valutazione del rischio geopolitico legato alle tecnologie emergenti. Dal 2006 è CEO e membro del Consiglio di Amministrazione della JMCMRJ Sorrell Foundation che promuove iniziative innovative globali nell’ambito della salute, dell’educazione e della riduzione della povertà per il raggiungimento degli obiettivi UNSDG. È membro dei consigli di amministrazione di TIM e del Paley Center for Media, della Fondazione Guido Carli, di Internews, del progetto culturale ed editoriale Formiche, della Tufts University, del Summit Institute. 
Contatti: https://www.linkedin.com/in/cristiana-falcone-449a6b/
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