Da Consiglio europeo a vertice Nord-Sud, crisi internazionali al centro agenda Meloni

(Adnkronos) – Sarà un'agenda fitta di impegni internazionali quella dei prossimi giorni per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, attesa oggi a Bruxelles alle 17.30 per il vertice Ue-Balcani occidentali, prima di prendere parte ai lavori del Consiglio europeo del 19 dicembre. L'incontro avrà tra i principali temi di discussione il rafforzamento dell'integrazione fra Unione europea e Balcani occidentali, con focus su politica estera e sicurezza. I leader Ue parleranno di come contribuire ad attenuare l'impatto del conflitto russo-ucraino sulle economie dei Paesi balcanici e affronteranno anche il tema della cooperazione nella gestione dei migranti e nella lotta contro la criminalità organizzata. A presiedere il summit sarà Antonio Costa, per la prima volta nella sua nuova veste di presidente del Consiglio europeo.  La premier Meloni, durante le comunicazioni di ieri alla Camera, ha illustrato la posizione del governo: "Grazie anche all'Italia, l'adesione delle Nazioni dei Balcani occidentali è oggi in cima alle priorità dell'Unione europea. Parliamo di Nazioni che si trovano nel cuore del nostro continente, che sono europee per storia e, per questo, siamo convinti che il loro ingresso nell'Unione sancirebbe finalmente il completamento della riunificazione dell'Europa", ha sottolineato la leader di Fratelli d'Italia, secondo la quale "è arrivato il momento di riconoscere concretamente i progressi che hanno compiuto e di premiare i loro sforzi, continuando a lavorare anche con loro per la stabilità e la sicurezza europea". L'Ucraina sarà uno dei topics dei vertici europei che vedranno impegnata Meloni. Alla vigilia del Consiglio, la premier incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insieme ad altri leader europei e al segretario generale della Nato, Mark Rutte. Come evidenziato in Parlamento, Meloni ribadirà il sostegno italiano "alla legittima difesa dell'Ucraina, alla sua indipendenza, alla sua sovranità territoriale". L'obiettivo è "giungere il prima possibile a una pace giusta" e per questo Roma "continuerà a fare la propria parte anche nel rafforzamento delle sanzioni" contro Mosca: il sedicesimo pacchetto, ha ricordato la premier, "è in corso di elaborazione". Sul tavolo del Consiglio europeo anche le tensioni in Medio Oriente e la crisi in Siria dopo la caduta del regime di Assad. L'Italia, ha detto Meloni, "è pronta a interloquire con la nuova leadership siriana": i primi segnali "sembrano incoraggianti" ma occorre "la massima prudenza", e un banco di prova decisivo – ha proseguito la presidente – "sarà l'atteggiamento verso le minoranze etniche e religiose", in particolare i cristiani. Sullo sfondo, "l'annosa questione" dei rifugiati siriani: il governo italiano è impegnato a favorire ritorni "volontari, sicuri, dignitosi e sostenibili" collaborando con i partner Ue e con le agenzie Onu.  Non mancherà durante il Consiglio europeo una riflessione sui rapporti tra Ue e Usa, in vista dell'imminente ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump. Per Meloni, "è indispensabile mantenere un approccio pragmatico, costruttivo e aperto con la nuova amministrazione Trump, sfruttando le aree di potenziale e fruttuosa cooperazione Ue-Usa e cercando di prevenire diatribe commerciali che certamente non farebbero bene a nessuno".  Gli impegni internazionali di Meloni non si esauriranno con il Consiglio europeo. Il 21 e 22 dicembre il capo del governo volerà in Finlandia su invito del primo ministro finlandese Petteri Orpo, per partecipare al primo vertice 'Nord-Sud' insieme al primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, a quello svedese, Ulf Kristersson, e all'Alto Rappresentante dell'Unione europea per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas: obiettivo del summit, quello di discutere le principali sfide di sicurezza con cui si confronta l'Ue nell'attuale quadro internazionale, dalla difesa alle frontiere. L'incontro si terrà a Saariselkä, piccolo villaggio situato nel cuore della Lapponia. "L'Europa – ha dichiarato il premier finlandese Orpo – deve assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza. Ciò significa che i Paesi europei devono essere leader forti, sia nell'Ue che nella Nato". "La nostra più grande minaccia è la Russia, che sta cercando di consolidare il potere e seminare discordia in Europa", ha messo in guardia il primo ministro del Paese scandinavo, che dal 2023 fa parte della Nato. (dall'inviato Antonio Atte) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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