Da rapper a spia per la Cina: il caso di Pras Michel, ex dei Fugees
(Adnkronos) – Il rapper Pras Michel, vincitore di un Grammy ed ex membro dei Fugees, è stato dichiarato colpevole dalla corte federale di Washington di 10 capi d'accusa relativi a una cospirazione internazionale contro il governo degli Stati Uniti. In base agli atti, l'artista avrebbe aiutato l'uomo d'affari malese Jho Low e il governo cinese ad avere contatti con altissimi funzionari Usa, tra cui gli ex presidenti Barack Obama e Donald Trump. I pubblici ministeri statunitensi affermano che il 50enne, vero nome Prakazrel Samuel Michel, ha ricevuto più di 100 milioni di dollari dal miliardario malese per influenzare in vario modo la politica statunitense in favore di quest’ultimo. Durante la sua testimonianza, la scorsa settimana, Michel ha detto che Low lo ha pagato 20 milioni di dollari nel 2012 per farsi fotografare con Obama. Di questi soldi, secondo i pubblici ministeri, oltre 800.000 dollari sono stati utilizzati per finanziare la campagna elettorale dell'ex presidente Usa attraverso una serie di donatori. In sua difesa, Michel ha testimoniato di non aver mai usato il denaro sotto la direzione di Low, ma invece lo ha visto come il suo denaro che poteva spendere come voleva. "Avrei potuto comprare 12 elefanti con esso", ha detto alla giuria. Tra le accuse contro Michel, quelle di cospirazione, riciclaggio di denaro e spionaggio a favore di un paese straniero. Rischia fino a 20 anni di carcere. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)