David di Donatello, ‘Il Traditore’ vince la 65ma edizione
E’ ‘Il Traditore’ di Marco Bellocchio a vincere la 65ma edizione dei David di Donatello. Il film si è imposto su ‘Martin Eden’, ‘Il Primo Re’, ‘La Paranza dei Bambini’, ‘Pinocchio’. “E’ un premio collettivo”, ha detto Bellocchio commentando la vittoria del film, che arriva dopo la vittoria anche come miglior regista, rendendo il cineasta ottantenne protagonista della serata con una regale ‘doppietta‘. “Il miglior film sono tante persone, tutti hanno vinto per il miglior film, io li rappresento”. Sul suo trionfo alla cerimonia, andata in onda in un’edizione unica nella storia, senza red carpet e riflettori ma in modo completamente virtuale, il regista ha sottolineato: “La gloria passa, mi ha molto colpito anche il ricordo di tutti gli artisti che sono morti quest’anno. Bisogna cercare di vivere al meglio la propria vita, e di fare le cose più belle che si possono fare senza perdere tempo. E per loro che non ci sono più, io e i miei compagni cerchiamo di fare il meglio possibile in futuro”.
Di grande sfida ha parlato anche Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, prima di annunciare il film vincitore della 65ma edizione dello storico premio. “E’ stata una grande sfida, ma questo è un tempo di sfide ha detto- E’ un tempo in cui bisogna immaginare quello che sarà e ricominciare, ma sarà diverso”. “Abbiamo voluto esserci perché era importante, era un segnale importante, un simbolo -ha poi aggiunto – Il cinema c’è, c’è ancora, ci sarà. Ce ne siamo accorti durante il lockdown. Ci ha aiutato a continuare a sognare, ed è molto importante”.
Pierfrancesco Favino è il vincitore del premio come miglior attore protagonista. L’attore romano, vincitore per il suo ruolo nel film ‘Il Traditore’, ha raccontato un aneddoto per fare la dedica del premio. Ricordando una scena di qualche tempo fa, Favino ha rivelato di essere stato fermato nell’androne del palazzo da una signora. “Mi ha detto una cosa bellissima, ‘torni presto a trovarci’ – ha raccontato l’attore – Io tornando verso la macchina ho sentito tenerezza, gratitudine, e orgoglio, di appartenere alla categoria delle donne e degli uomini che fanno parte del mondo dello spettacolo che sono persone che sono state capaci di rialzare la testa sempre”. Favino ha poi aggiunto: “Voglio dire a questa signora che tutti quanti noi non vediamo l’ora di poter tornare a farle visita. Questa signora aveva una certa età, e c’è anche un’altra signora di una certa età alla quale desidero dedicare il premio. Si chiama Stella Favino, ed è mia madre”, ha concluso Favino, abbracciando poi la moglie Anna Ferzetti, candidata anche lei ai David come miglior attrice non protagonista.
Jasmine Trinca ha vinto il premio come miglior attrice protagonista con il film ‘La dea fortuna’ di Ferzan Ozpetek. “Non me l’aspettavo. Voglio ringraziare Ferzan che me lo ha detto tutto il tempo che un’attrice protagonista non si vede dalla quantità di minuti in un film”, ha detto l’attrice nel ricevere virtualmente il premio dal conduttore Carlo Conti. “Questo premio è un premio che condivido con tutte le persone che sono state in questo film e a tutte le persone che ho incontrato in questa seconda parte di vita, che è il lavoro”, ha proseguito Trinca. Che ha poi aggiunto: “La famiglia è il posto del cuore e della cura. E io penso a tutte le persone non solo che mi hanno cresciuta, che mi hanno voluto bene e hanno avuto cura di me. E questo premio è per Fra e Elsa”, ha concluso l’attrice dedicando il premio alla figlia.
Luigi Lo Cascio ha vinto il premio come miglior attore non protagonista per il suo ruolo nel film ‘Il Traditore’ di Marco Bellocchio. “Volevo dedicare il premio al grandissimo attore che ci ha lasciato da poco che è Luigi Maria Burruano che è mio zio, zio Gigi, che era mio padre nei ‘Cento Passi’, se ci fosse stata la sala avrebbe applaudito a questo grandissimo attore – ha detto Lo Cascio nel ricevere virtualmente il premio – E poi lo dedico alle centinaia di migliaia di lavoratori dello spettacolo che fanno un lavoro grandissimo anche se sono invisibili”.
Valeria Golino è la miglior attrice non protagonista della 65ma edizione dei David per il film ‘5 è il numero perfetto’ diretto da Igort. “Dedico questo premio all’Italia, a tutti noi, a questo momento così fragile e potente, ed emozionante per tutti noi – ha detto l’attrice – Sono molto emozionata per il fatto che sia stato possibile ricevere questo premio stasera, grazie alla tecnologia abbiamo potuto rincontrarci. Possiamo farlo, e questa è una grande cosa. Spero che l’anno prossimo potremo gioire insieme, abbracciarci, baciarci, e le cose belle che si fanno nella vita”.
Ill premio dello Spettatore David di Donatello 2020 è andato alla coppia siciliana Ficarra e Picone. “Riceviamo questo premio antico e lo dedichiamo a tutte le commedie, augurandoci che si possa tornare presto in sala”, hanno detto i due comici ricevendo virtualmente il premio.
Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, intervenendo alla cerimonia di premiazione condotta da Carlo Conti, ha voluto “rispondere all’appello di Favino di dedicarsi 24 ore al giorno per risolvere il problema di queste persone: garantisco, io mi sto impegnando e mi impegnerò 24 ore al giorno – ha assicurato il ministro – Abbiamo esteso a questo settore in questa drammatica emergenza una serie di ammortizzatori sociali che prima non c’erano nel mondo del cinema. La cassa integrazione, i 600 euro per chi non ha diritto alla cassa integrazione. L’impegno assoluto è di coprire ogni figura”.
“Lavoriamo per non dimenticarci nessuna persona, per non lasciare indietro nessuno. Anche il più sconosciuto e il più indifeso merita la stessa protezione di una grande star”, ha aggiunto Franceschini. E sulla riapertura delle sale, il ministro ha sottolineato: “Lunedì incontrerò tutto il mondo del cinema per decidere insieme quando ripartire, per aiutare le sale cinematografiche, le produzioni, i set. Io spero che avvenga il prima possibile e penso anche che abbiamo davanti un’estate in cui ancora più del solito le piazze potrebbero diventare delle grandi arene, perché le misure di sicurezza sono più facili”.(Adnkronos)