Decreto crediti fiscali, Duca:”Anticipo Tfs per forze armate e di polizia presto realtà”
Un emendamento al Decreto Crediti Fiscali, su cui stanno lavorando le Istituzioni, potrebbe portare ai dipendenti delle Forze Armate e di Polizia la possibilità di ottenere un anticipo sul loro trattamento di fine servizio (TFS). In generale, per gli impiegati e i lavoratori della Pubblica Amministrazione, ad oggi, non è possibile prima di andare in pensione avere una parte del loro TFS, cosa invece permessa ai dipendenti privati con il TFR (trattamento di fine rapporto).
Ma un emendamento al decreto Crediti fiscali su cui sta lavorando la maggioranza e che domani inizierà l’esame in commissione Finanze della Camera, allargherebbe anche ai 3 milioni di lavoratori della Pa questa possibilità. Sull’argomento è intervenuto il Segretario Generale del Sindacato Autonomo dei Militari Antonino Duca che ha espresso una cauta soddisfazione: “Per le donne e gli uomini in divisa avere questa possibilità sarebbe una svolta importante in un momento di crisi economica. Poter utilizzare il TFS come garanzia nei confronti degli istituti di credito per ottenere un prestito a tasso agevolato da restituire quando si andrà in pensione e, soprattutto, senza gravare il bilancio familiare di una rata, aprirebbe alla possibilità per molti di noi di realizzare dei progetti importanti. Questo, inoltre, garantirebbe pari diritti e opportunità per i dipendenti della Pubblica Amministrazione rispetto a quello privati”.
È doveroso, però, fare le giuste distinzioni. L’emendamento in questione non da la possibilità di richiedere l’anticipo del pagamento del TFS, in quanto il credito che verrebbe concesso è comunque gravato da un interesse dell’1,5%, tasso comunque concorrenziale per il periodo che stiamo attraversando. Su questo il Segretario del SAM ha dichiarato: “Si sta compiendo sicuramente un piccolo passo in avanti nei confronti di chi ogni giorno rischia la propria vita per la salvaguardia della sicurezza del Paese che, fino a oggi, si è sentito discriminato da questo punto di vista. È doveroso, quindi, ringraziare tutte le componenti politiche che in Parlamento si stanno facendo parte attiva per raggiungere questo obiettivo. È anche vero che la strada, però, è ancora lunga – conclude Antonino Duca”. La palla ora passa al Governo a cui spetta il compito di attualizzare la proposta.