Diarrea: le forme, le cause e i possibili rimedi
(Adnkronos) – Milano, 23 Ottobre 2023. La diarrea è un disturbo che si riscontra molto comunemente nella popolazione generale e che si caratterizza per la frequente emissione giornaliera (più di 3 volte al giorno) di feci non formate, vale a dire liquide e/o semiliquide. Non è una patologia bensì un segno clinico che, come vedremo, può essere dovuto a moltissime cause, anche molto diverse fra loro. Gli interventi che si possono mettere in atto per trattare questo disturbo sono di vario tipo: farmaci antidiarroici, ricorso a fermenti lattici per diarrea, modifica del regime alimentare ecc. Ovviamente, al di là dei trattamenti sintomatici che mirano appunto a controllare le scariche diarroiche e gli altri sintomi associati migliorando la qualità di vita del soggetto colpito, è fondamentale individuare la causa scatenante e intervenire di conseguenza. Per quanto non possa essere considerato un disturbo grave, la diarrea può risultare molto limitante, soprattutto per i bambini, gli anziani e i soggetti debilitati e, se non adeguatamente trattata, può causare forte disidratazione e perdita di sali minerali quali potassio, magnesio, sodio ecc. con tutte le conseguenze del caso. Esistono diversi modi per classificare il disturbo, ma una delle più comuni e pratiche distinzioni è quella tra diarrea acuta e diarrea cronica. La prima è quella che si protrae non oltre le tre settimane, mentre la seconda ha una durata che oltrepassa tale limite. Le forme acute di diarrea sono per lo più causate da gastroenteriti da infezioni virali, batteriche o parassitarie. Anche le intossicazioni alimentari possono causare l’insorgenza del disturbo. Altra causa abbastanza frequente è l’assunzione di determinati farmaci: esistono infatti molti farmaci utilizzati comunemente che hanno la diarrea come effetto collaterale (un caso classico è rappresentato dalle terapie a base di farmaci antibiotici che alterano il microbiota intestinale). Anche forti stati di stress e ansia possono causare disturbi intestinali fra cui diarrea. Le forme croniche, invece, sono per lo più dovute a malattie croniche intestinali come per esempio le malattie infiammatorie croniche dell’intestino, la sindrome dell’intestino irritabile, la celiachia ecc. Una diarrea cronica può essere dovuta anche a trattamenti farmacologici di lunga durata. La prima cosa da tenere in mente in caso di diarrea è quello di mantenersi idratati. Come accennato in precedenza, la diarrea comporta una consistente perdita di liquidi che deve essere reintegrata, possibilmente con acqua ed eventualmente sali minerali. Deve invece essere evitato l’alcol che peraltro tende a disidratare l’organismo. Anche le bevande contenenti caffeina sono controindicate in caso di diarrea. È sicuramente utile il ricorso a fermenti lattici che sono particolarmente utili nel ristabilire l’equilibrio microbico dell’intestino. Queste sostanze sono contenute in prodotti specifici e anche in alcuni alimenti quali yogurt e kefir. A seconda dei casi il medico potrebbe prescrivere l’assunzione di farmaci che inibiscono la motilità intestinale come per esempio la loperamide. Questi medicinali sono in grado di alleviare la fastidiosa sintomatologia che caratterizza la diarrea acuta. Anche l’alimentazione ha un ruolo importante nei casi di diarrea, sia acuta che cronica. In linea di massima si dovrebbero evitare, o quantomeno ridurre, quei cibi che tendono ad accelerare la motilità dell’intestino come per esempio gli alimenti particolarmente ricchi di fibre alimentari e il latte, così come si dovrebbe ridurre il consumo dei cibi che favoriscono il meteorismo come per esempio fagioli, carciofi, broccoli ecc. L’apporto di zucchero nelle bevande dovrebbe essere ridotto. Può risultare utile consumare riso, carni e pesci magri, verdure al vapore, yogurt ecc. Responsabilità editoriale: TiLinko – Img Solutions srl —immediapress/salute-benesserewebinfo@adnkronos.com (Web Info)