Dife diventa più sostenibile grazie alle soluzioni di monitoraggio dell’energia Schneider Electric
(Adnkronos) – Bergamo, 8 febbraio 2024 . Dife SpA – azienda di Serravalle Pistoiese che dal 1978 opera nel settore dei servizi ambientali per la gestione integrata dei rifiuti – ha adottato le soluzioni EcoStruxure Power Monitoring Expert e Power Advisor di Schneider Electric per monitorare e analizzare l’energia, con l’obiettivo di supportare il suo percorso di efficientamento, la riduzione dei consumi e la sostenibilità della sua attività, che è altamente energivora. A partire dall’iniziale attività di recupero di rifiuti di carta e di altri materiali come plastica o ferro, Dife ha ampliato negli anni l’attività al trattamento di scarti di altro tipo, tra cui il tessile, anche di origine industriale. Oggi l’azienda ha tre impianti di trattamento rifiuti, uno dei quali si occupa di stoccaggio di rifiuti pericolosi conferiti da clienti convenzionati. Nel 2022, l’azienda– che ha chiuso il suo ultimo bilancio con un fatturato di 27 milioni di euro – ha trattato in tutto 60.000 tonnellate di rifiuti, di cui 15.000 derivate dalla carta da macero, ed ha gestito come intermediario, attraverso una società dedicata, altre 35.000 tonnellate di materiali. I clienti di cui tratta direttamente il rifiuto sono situati in Toscana, mentre le aziende per le quali opera a livello solo di intermediazione commerciale si trovano anche in altre parti d’Italia.
Tutta questa attività è molto energivora. Dife nel 2022 ha consumato complessivamente 1,8 Gigawatt di energia, corrispondenti a 600.000 litri di CO2. Questi ed altri dati sono monitorati e pubblicati nel bilancio di sostenibilità che l’azienda ha deciso di realizzare a partire dal 2022.
Controllo dell’energia e rinnovamento degli impianti
A partire dal 2019 Dife ha deciso di rinnovare il suo impianto di selezione dei rifiuti e adottare contestualmente soluzioni per ottimizzare i consumi, anche a beneficio del suo percorso sostenibilità. Le attività che si svolgono negli impianti comprendono una linea di selezione automatizzata (imballaggi, rifiuti di cantiere, altre attività), una linea di trattamento e triturazione per l’avvio allo smaltimento, una linea di miscelazione per i rifiuti liquidi e una per rifiuti fangosi, una linea per il trattamento del rifiuto di legno. Inoltre, in un magazzino ad hoc avviene il trattamento degli pneumatici, per circa 15.000 tonnellate all’anno. “Avendo più linee di lavorazione era importante per noi riuscire a capire i costi energetici per ognuna di esse e riuscire a tenere sotto controllo eventuali inefficienze. Quando abbiamo realizzato il nuovo impianto di selezione abbiamo quindi colto l’occasione per implementare soluzioni di controllo dell’energia non solo su di esso, ma anche sulle diverse lavorazioni dei due insediamenti di Serravalle Pistoiese” ha commentato Orazio Latina, Direttore Tecnico di Dife. Dife ha implementato un sistema di monitoraggio dei carichi energetici collegato al software Power Monitoring Expert di Schneider Electric, che ogni giorno raccoglie e veicola dati con cui, attraverso il servizio Power Advisor, l’azienda può produrre report sui vettori energetici e confrontarli continuamente nel tempo, con attività di benchmark periodici e analisi che permettono di ottenere informazioni ulteriori. In questo modo, oltre a comprendere il peso delle varie linee di lavorazione in termini di costo energetico, l’azienda ha realizzato con il supporto di Schneider due analisi dei vettori energetici che consentono di avere un resoconto periodico, con cui è possibile ora attribuire in modo appropriato ai vari clienti i costi per ogni attività. Le soluzioni adottate servono a Dife anche per monitorare in modo più accurato l’attività dell’impianto. Informazioni di dettaglio su carichi, consumi in kWh, potenze e potenze per ogni fase permettono di rilevare anomalie che possono evidenziare dei malfunzionamenti di componenti che potrebbero portare a dei fermi impianto, a prevenire i danni di malfunzionamenti elettrici ed evitare costi legati a consumi eccessivi. Gli interventi realizzati implementando le soluzioni Schneider Electric sono stati curati da G.B. Automazione, che da sempre lavora con Dife e ha a sua volta rilevato l’utilità delle ulteriori informazioni ora disponibili per migliorare l’aspetto tecnico e tecnologico di cui si occupa. Anche l’implementazione delle soluzioni digitali di controllo dell’energia è inoltre rientrata nella possibilità di usufruire di incentivi per gli investimenti 4.0.
Schneider Electric: partner per un percorso di sostenibilità
Dife ha iniziato a fare il bilancio di sostenibilità su base volontaria e ha intenzione di proseguire a farlo fino a quando non diverrà obbligatorio anche per aziende con le sue caratteristiche. L’azienda ritiene che questo strumento sia di grande importanza per favorire la trasparenza e la capacità di supportare con dati solidi le proprie performance di sostenibilità, sempre più rilevanti anche tra i requisiti richiesti dai bandi degli enti pubblici. “Abbiamo trovato in Schneider un partner che ha risposto alle nostre esigenze anche grazie a tutte le analisi che vengono fatte tramite il software; per il futuro siamo aperti all’implementazione di ulteriori analisi e all’integrazione di altri sistemi che possano dialogare con il Power Monitoring Expert. I dati che il software ci offre ci aiutano a compilare il nostro bilancio di sostenibilità in modo preciso e puntuale”ha aggiunto Latina. Tra le varie azioni che Dife ha posto in essere per la sostenibilità si annovera anche il rinnovamento della flotta di mezzi con cui trasporta i rifiuti agli impianti, che consta di 30 mezzi ed oggi è per il 70% composta da camion Euro6 – mentre è già è previsto l’acquisto di tre ulteriori mezzi Euro6e, così da diminuire ulteriormente la quantità di particolati inquinanti atmosferici emessi per il trasporto. Particolarmente rilevante l’impatto atteso da un importante progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a servizio dei due siti di Serravalle Pistoiese; l’impianto avrà una capacità di generazione di 0,5 GigaWatt, con l’obiettivo di coprire con energia autoprodotta, a partire dalla primavera del 2024, circa il 25% dei consumi globali e il 40% dei consumi dell’impianto di Serravalle 1 – che è il più energivoro.
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