Dissesto idrogeologico: a Tripi si progetta consolidamento abitato

Un intervento che metta in sicurezza il centro abitato del Comune di Tripi, nel Messinese, lo si aspetta da oltre dieci anni, da quando una serie di frane causò diversi danni a infrastrutture pubbliche e private e al sistema viario. Ebbene, questa attesa, grazie all’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, termina formalmente oggi, con la pubblicazione della gara per un progetto esecutivo utile a consolidare la zona Castello e contrada San Giuseppe. Si sblocca così una situazione che, negli anni, è notevolmente peggiorata, con rischi per l’incolumità pubblica.

Le immagini dei grossi massi rotolati nel 2012 sulla strada provinciale 115, a poca distanza dall’ingresso nel paese, sono ancora ben vive nel ricordo dei residenti: in quella occasione, la Protezione civile e l’amministrazione comunale entrarono in azione, ripristinando la viabilità, ma era chiaro a tutti che occorreva una soluzione organica, nella direzione oggi intrapresa dalla Struttura diretta da Maurizio Croce.  

Previsto l’abbinamento di opere di drenaggio profondo di falda e sub-superficiali – con impermeabilizzazione di aree pubbliche e regimazione delle acque meteoriche –  a lavori di carattere statico che hanno invece lo scopo di bloccare i movimenti franosi verso valle, stabilizzando l’area del pendio. Verranno realizzate, inoltre, paratie di pali collegate alla sommità da un cordolo in cemento armato e barriere paramassi.

Si procederà, infine, con misure di ingegneria naturalistica che consistono nella risistemazione dell’impluvio esistente con gabbioni metallici a scatola riempiti con pietrame di idonea pezzatura, nonché con la messa a dimora di cespugli e piante boschive autoctone, con funzione antierosiva.

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