Eolie, abolita tariffa agevolata per il personale del 118. Lo Giudice: “Discriminazione che pesa sui lavoratori”
Dal primo gennaio del 2021 sono state abolite le tariffe agevolate per
il personale del 118 che per motivi di lavoro si reca nelle Eolie con
i mezzi della “Liberty Lines”. I lavoratori sono quindi costretti a
pagare la tariffa piena sia nella tratta da Milazzo a Lipari sia nelle
tratte interne all’arcipelago.
Lo denuncia il deputato messinese di Sicilia Vera Danilo Lo Giudice
che sulla vicenda ha presentato una interrogazione urgente al
Presidente della Regione Nello Musumeci e agli Assessori per le
infrastrutture Falcone e per la Salute Razza.
Nella sua interrogazione, Lo Giudice ricorda che fino allo scorso anno
i lavoratori del 118, personale medico e autisti soccorritori,
godevano di una tariffa agevolata analoga a quella prevista per agenti
e militari delle Forze dell’ordine. Ma mentre quest’ultima è stata
mantenuta, quella per gli operatori sanitari è stata abolita dalla
Liberty Lines.
“Siamo in presenza di una discriminazione – afferma Lo Giudice – che
pesa sui lavoratori del 118, costretti ad un esborso consistente per
poter svolgere il proprio lavoro.”
Da qui la richiesta rivolta al Governo regionale di intervenire nei
confronti della compagnia di navigazione “al fine di garantire un
immediato e duraturo sconto del 80%, equiparando gli autisti
soccorritori e medici 118 alle forze dell’ordine che già usufruiscono
di questa scontistica.”
Sulla vicenda interviene anche Antonino Grillo, Presidente regionale
di Sis118 (Sistema Italano Servizio 118) e segretario provinciale del
sindacato autonomo Snami.
“Ritengo sia doveroso dare al personale questo riconoscimento, che per
altro visto l’esiguo numero di persone coinvolge – in tutto 35 – non
avrebbe un elevato peso economico.
Garantiamo un servizio essenziale e professionale nelle isole minori,
spesso con forti disagi personali e già subiamo il mancato rimborso
delle spese. Non possiamo accettare anche un aggravio dei costi che in
ultima analisi ricade sulle nostre buste paga e sulle nostre
famiglie.”