Etna, nuovo parossismo al cratere di Sud-Est
Dopo l’inizio molto lento del nuovo episodio eruttivo parossistico al Cratere di Sud-Est dell’Etna nella serata del 9 marzo 2021, l’attività ha raggiunto la fase di fontane di lava fra mezzanotte e le ore 01:00 (ore locali) del 10 marzo. Si è formata una colonna eruttiva alta diversi chilometri, che è stata spinta dal vento in direzione est-nordest, con conseguenti ricadute di cenere e lapilli in zona Mascali-Fiumefreddo. Una colata lavica si è espansa dal lato orientale del Cratere di Sud-Est in direzione della Valle del Bove, raggiungendo una quota di circa 1800 m. Un altro trabocco, più piccolo, è avvenuto dalla “bocca della sella”, sul lato sud-occidentale del cratere. L’attività di fontane di lava è cessata alle ore 04:30 locali, ed è stata seguita da modeste emissioni di cenere, che si sono concluse intorno alle ore 07:00 del 10 marzo. Il parossismo è stato accompagnato dai consueti segnali geofisici – un forte aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico, la cui sorgente principale si era stabilizzata sotto il Cratere di Sud-Est, e una rapida diminuzione alla fine della fase di fontane di lava; numerosi ed energetici segnali infrasonici prodotti dallo stesso Cratere di Sud-Est, e deformazioni del suolo registrate dalla rete clinometrica, che corrispondono alla sottrazione di magma dal sistema di alimentazione del vulcano, che tipicamente avviene durante gli episodi parossistici.Le foto qui sotto, di Boris Behncke dell’INGV-Osservatorio Etneo, mostrano le fontane di lava e la colonna eruttiva, viste da Tremestieri Etneo, ad una distanza di 20 km dalla sommità del vulcano.