Euro 2020, Draghi: “Finale a Londra? No dove crescono i contagi”
Migranti, Recovery e soprattutto Covid-19 sul tavolo, con la finale di Euro 2020 tra le domande della stampa dopo il vertice a Berlino tra il premier Mario Draghi e la Cancelliera Angela Merkel. “Mi adopererò perché la finale” degli Europei non si disputi, come previsto, a Londra, “in un Paese dove i contagi stanno crescendo rapidamente”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino. Nella domanda, in particolare, gli era stato chiesto se intendesse spostare la finale da Wembley, dove è prevista l’11 luglio, a Roma.
DRAGHI – Il rapporto tra Germania e Italia è profondo, duraturo e solido. La vicinanza delle vedute si è vista anche nell’ultimo G7: sono due Paesi fondati sull’europeismo e sull’atlantismo”, sottolinea il presidente del Consiglio Mario Draghi. Le posizioni di Germania e Italia “nei confronti di Usa, Russia, Cina e anche nei confronti degli Stati del Nordafrica – prosegue Draghi – sono molto vicine. La cooperazione così stretta non è una sorpresa: la Germania è il primo Paese per turismo in Italia; la seconda comunità italiana più popolosa del mondo è in Germania, con un milione di persone”. “Le due industrie manifatturiere sono le più grandi d’Europa e sono fortemente complementari. C’è cooperazione nel settore della difesa, c’è cooperazione e identità di vedute per quanto riguarda l’ambiente, dove potremmo avere progetti in comune per l’idrogeno, e nel clima”, afferma Draghi.
Il premier sottolinea poi che “è importante, e credo che la cancelliera sarà d’accordo, che per avere un’Europa più forte, occorre avere anche un’Italia più forte”. La crisi sanitaria, aggiunge Draghi, “ha contribuito a rendere i legami” tra Italia e Germania “ancora più saldi. Voglio ricordare il sostegno decisivo della cancelliera nel lancio di Next Generation Eu“. “Il governo italiano è impegnato in riforme che un tempo si usava dire strutturali, ma io direi riforme di sistema, che rendano l’Italia più competitiva e anche più equa e sostenibile. Questo è l’impegno di questo governo, che continuerà nei mesi a venire”, dice.
Quanto alle discussioni sui meccanismi di “riallocazione” dei migranti, in Europa “prenderanno tempo”. Con Merkel, afferma Draghi, “abbiamo una vicinanza di vedute sulla dimensione esterna, che significa maggior presenza dell’Ue nel Nordafrica. E non intendo solo Tunisia e Libia, ma anche le regioni del Sahel, il Mali, l’Etiopia, l’Eritrea”. “Occorre che la presenza dell’Ue, economicamente ma anche per l’assistenza tecnica – continua – sia più sentita in questa parte del mondo. Poi ci sono i meccanismi di riallocazione” dei migranti, sui quali “si sta discutendo: i negoziati prenderanno del tempo, ma c’è gran volontà di arrivare ad una visione congiunta e che sia di mutuo beneficio”.
“Tra i temi affrontati con Angela Merkel – continua Draghi – abbiamo parlato anche dei temi che verranno affrontati nel Consiglio Europeo, in particolare la migrazione. E su questo anche dovremo lavorare insieme e aiutarci l’un l’altro”. “Questa – prosegue Draghi – è la direzione cui i due governi stanno lavorando. Per quanto riguarda la Libia, sosteniamo quello che si chiama il processo di Berlino, con la ministeriale Esteri tra qualche giorno, che dovrebbe vedere un maggiore impegno dell’Ue, non solo dei singoli Paesi, in quell’area”. “Un impegno che serve a contenere i flussi di immigrazione illegali, ma anche a organizzare la migrazione legale e aiutare questi Paesi a stabilizzarsi, a ritrovare la pace. In particolare pensiamo alla Libia”, conclude.
MERKEL – Con il presidente del Consiglio Mario Draghi “abbiamo avuto un breve colloquio preliminare: abbiamo parlato soprattutto della Covid-19. Siamo entrambi cauti, siamo felici ovviamente che ci sia un sostanziale miglioramento della situazione, ma sappiamo che questo progresso è ancora fragile. La quota dei vaccini cresce, ma non possiamo ancora dire che ci stiamo avvicinando all’immunità di gregge”, ha detto la cancelliera tedesca nel punto stampa a margine dell’incontro.
In Europa, continua Merkel, “siamo esposti a nuove varianti” del coronavirus e “abbiamo visto quanto velocemente possa succedere: anche in Portogallo vediamo che crescono”. Con Draghi, continua, “parleremo del coordinamento ancora migliore delle modalità di viaggio. Anche per quanto riguarda i viaggi dalla Gran Bretagna ci sono tante posizioni, ma dobbiamo avere un maggiore scambio”, afferma.
Sul tavolo anche il tema dei migranti. “Abbiamo vicinanze di vedute sulla dimensione esterna delle migrazioni”, spiega Merkel. Nel Consiglio Europeo che si terrà giovedì e venerdì prossimi a Bruxelles “parleremo anche – continua la cancelliera – della situazione nei Paesi di provenienza, come la Tunisia e la Libia. Ringrazio l’Italia, che ha avviato molte iniziative politiche per quanto riguarda una soluzione politica in Libia. Mercoledì ci sarà una conferenza a livello di ministri degli Esteri sul processo di Berlino. L’Italia è un Paese che ha molte conoscenze e che ha investito anche molte forze nello sviluppo libico. Quindi ringraziamo l’Italia”, conclude.(Adnkronos)