Falcone, atti persecutori nei confronti dell’ex datrice di lavoro: 25enne arrestato dai Carabinieri in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare
Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Falcone hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore Capo dott. Angelo Vittorio Cavallo, a carico di un 25enne ritenuto responsabile del reato di atti persecutori nei confronti della ex datrice di lavoro. La querela sporta dalla donna presso la Stazione Carabinieri di Falcone ha permesso ai militari di documentare le molteplici azioni delittuose poste in essere dall’arrestato, i cui esiti hanno consentito al sostituto Procuratore della Repubblica di Patti, Dott.ssa Antonietta Ardizzone, di richiedere l’applicazione della misura cautelare personale in carcere in riferimento alle condotte accertate. L’uomo, infatti, con condotte reiterate e costanti, non avendo accettato la scelta della datrice di lavoro di licenziarlo, poneva in essere condotte molestanti tanto da ingenerare nella vittima un fondato timore per l’incolumità propria e dei propri congiunti. In più occasioni l’uomo si appostava all’ interno ed all’esterno del locale, importunando ed intimorendo clienti e dipendenti presenti. Il 25enne si trova adesso ristretto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato, che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, è da presumersi innocente fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli stessi indagati.