Fiscalità di sviluppo per le Terre alte di Sicilia. Lapunzina e Ricciardi: «È emergenza. L’ARS è chiamata a confermare la Legge di prospettiva approvata nella scorsa Legislatura»
«Siamo soddisfatti dell’esito dell’audizione, finalmente, grazie alla disponibilità registrata nel corso dell’audizione da parte del presidente Vitrano e del rappresentante del governo regionale, potemmo ottenere un parere sulla fattibilità in Sicilia della norma di politica economica che auspichiamo da 2877 giorni». Lo dichiarano i coordinatori regionali del Comitato per l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia, Vincenzo Lapunzina e Filippo Ricciardi (presidente dell’associazione zfm Sicilia e sindaco di Limina-Me), auditi ieri mattina dalla III Commissione Attività produttive dell’ARS.
Oltre all’onorevole Edy Tamayo, assessore regionale delle Attività Produttive, delegato dal presidente Schifani a presenziare in Commissione e il capo di Gabinetto del “dicastero” di via degli Emiri, Maurizio Caracci, erano presenti il presidente della Commissione Gaspare Vitrano e il vice presidente Giuseppe Catania, sindaco di Mussomeli (Cl), uno dei 158 Comuni interessati alla norma di politica economica.
Dei componenti la Commissione hanno seguito i lavori, con particolare attenzione, manifestando incondizionato appoggio alla proposta, – “venuta dal basso”, come si direbbe nel ‘900 – Nicolò Catania, Alessandro De Leo, Dario Safina e Luigi Sunseri. Erano presenti anche gli onorevoli “esterni” la Commissione, Roberta Schillaci e Fabio Spata.
Nel corso dell’audizione Lapunzina e Ricciardi hanno informato la Commissione che occorre ricominciare l’iter legislativo, bruscamente interrotto a seguito delle dimissioni del presidente Draghi, quindi del rinnovo delle due Camere.
«Auspichiamo che non venga disperso tutto il patrimonio in capo all’iter istruttorio fatto fino adesso e che questa Commissione si faccia portavoce dell’emergenza in cui versano i residenti delle Terre alte di Sicilia e gli operatori economici, stremati prima dalla crisi economica e poi dall’emergenza pandemica», hanno detto i coordinatori del Comitato regionale.
A tal proposito, allegata ad una puntuale relazione di presentazione, al presidente della Commissione è stata consegnata una proposta di Disegno di Legge, che dispone l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia. Proposta che i rappresentanti del comitato regionale auspicano facciano propria, trasversalmente, tutti i componenti la Commissione legislativa.
«La norma è di esclusiva competenza della Regione Siciliana – hanno affermato Lapunzina e Ricciardi nel corso dell’audizione – e lo Stato può unicamente valutare la compatibilità della misura di fiscalità di sviluppo prevista con la legislazione statale e comunitaria. Solo ed esclusivamente questo può essere l’esame da parte del Governo nazionale e non dai due rami del Parlamento».
Condizioni che già sono previste e compatibili con la legislazione comunitaria, statale e con la Carta costituzionale della Regione Siciliana.
«Si tratta solo di rifondare la verità e di dire con chiarezza, senza infingimenti, se c’è la volontà politica di dare una speranza a chi dalle Terre alte siciliane non ha ancora avuto la possibilità di scappare, senza far emergere complicati cavilli procedurali, che possono essere superati dal buon senso, non violando alcuna norma». Chiosano Lapunzina e Ricciardi.
Oltre agli aspetti normativi, contemplati nel Testo Unico di Funzionamento dell’Europa, dalla Corte di Cassazione e dall’accordo stipulato tra il Presidente della Regione ed il Ministro dell’Economia e delle Finanze il 19 dicembre 2018, sono stati evidenziati anche alcuni aspetti essenziali, fissati in una sentenza della Corte di Giustizia Europea (c.d. Sentenza “Azzorre”) che contemperano l’adozione di misure territoriali di fiscalità di sviluppo con la disciplina in materia di aiuti, ovvero che, la Regione Siciliana ha un’autonomia costituzionalmente garantita, decisionale e finanziaria.
Al termine dell’audizione il presidente Vitrano ha annunciato che chiederà un parere, in merito alla documentazione che è stata sottoposta all’attenzione della Commissione, al Servizio studi legislativi di Palazzo dei Normanni.
L’assessore Tamajo, ha dichiarato, altresì, che coinvolgerà il suo Gabinetto ad esprimersi sulla materia e ha chiesto al presidente della Commissione di riaggiornare i lavori, a distanza di 15 giorni, al fine di accelerare la definizione dell’iter legislativo.
La proposta, illustrata alla Commissione legislativa, è stata inviata formalmente al presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, il quale fin dal suo insediamento ha dimostrato particolare attenzione per la battaglia di civiltà promossa dall’Associazione zone franche montane Sicilia e dagli amministratori dei Comuni interessati.