Floriana Brugnelli, storia di un’azienda di famiglia: “La Gioielleria Brugnelli 1920 nel cuore di Cremona. Importante restituire alla città il decoro e la bellezza che ci ha donato nel tempo”
(Adnkronos) – La titolare della storica realtà cremonese, racconta il rapporto con clienti e territorio: “Siamo alla continua ricerca di qualità e originalità. Il nostro impegno anche nel campo di arte e cultura” Cremona, 04/03/2024 Il racconto di una realtà commerciale, solitamente, ha a che fare con l’eccellenza dei suoi prodotti, con la fidelizzazione dei clienti, la professionalità dei titolari. Nel caso della Gioielleria Brugnelli 1920, invece, limitarsi all’aspetto commerciale significherebbe tradirne la storia. E non solo perché quest’ultima inizia più di un secolo fa nella città di Cremona, con la nascita di una fabbrica di lavorazione e produzione di gioielli. Ma anche perché nei decenni la stessa famiglia Brugnelli ha legato l’idea di bellezza soggettiva a quella di un’intera città, convinti che un’attività commerciale che promuove eleganza e bellezza, debba restituirle all’intero territorio. Non è un caso, quindi, se le titolari Floriana e Francesca Brugnelli parlino prima di tutto del rapporto con la città: «Brugnelli 1920 sorge nel cuore di Cremona. Da sempre la nostra famiglia ha inteso l’attività commerciale come un qualcosa che debba contribuire al decoro, alla bellezza del territorio». Papà Giorgio, infatti, presidente del Gruppo Orafi di Cremona, alla fine degli anni ‘90 è stato fra i promotori di un restauro dal valore unico: «Si tratta di una croce d’argento a sbalzo che fu ritrovata nelle cantine del Duomo – spiega Floriana – Un’opera del 1400 che nostro padre, insieme ad altri suoi colleghi, ha contribuito a restaurare, riportando alla luce un reperto storico oggi esposto nel Museo Diocesano della Città, capace di attirare turisti ed esperti». Storia, arte, bellezza, amore per la città. Sono queste le basi sulle quali è cresciuta una realtà che sin dall’inizio ha interpretato il lavoro come ricerca in grado di unire estetica e originalità. «Ottorino Brugnelli fondò insieme a un socio orafo la sua fabbrica nel 1919 – racconta Floriana – Da allora lo spirito della gioielleria non è cambiato. Ancora oggi commissioniamo ai nostri orafi di fiducia dei pezzi unici. Questo perché siamo convinti che un gioiello debba essere perfetto non soltanto per il tipo di occasione, ma anche per la personalità di chi lo indosserà». Una filosofia che naturalmente non esclude il mondo del classico. D’altronde, regali come trilogy, solitari, orecchini punto luce, conservano tradizioni dal forte valore simbolico. «Un valore al quale spesso si uniscono prezzi proibitivi. Per questo sin dall’inizio abbiamo deciso di lavorare con brand che, pur non avendo una massiva esposizione pubblicitaria, assicurano prodotti di elevata qualità». Nel caso dei gioielli in oro, ad esempio, la scelta di Brugnelli 1920 di selezionare soltanto pezzi in 18 carati testimonia di una realtà in cui la qualità è costantemente al primo posto, «assieme all’esclusività – conclude Floriana – È la storia stessa della nostra famiglia ad averci indirizzato verso un metodo di lavoro basato sulla ricerca costante di ciò che è esclusivo. In un settore come il nostro il culto estetico parte da una sensibilità che va esercitata ogni giorno. E questa sensibilità si traduce nella capacità di individuare per ogni cliente la soluzione giusta. Il gioiello più adatto a completare una bellezza che è unica in ognuno di noi».
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