Full Hybrid: la risposta di Toyota per una mobilità sempre più sostenibile
(Adnkronos) – Milano, 28 Aprile 2023. La tecnologia Full Hybrid è ormai una realtà fortemente consolidata e, senza ombra di dubbio, rappresenta il
modo migliore per vincere la sfida di una mobilità sostenibile, un sistema di trasporto che permette alle persone di spostarsi in modo efficiente, economico e sicuro; in altri termini, la mobilità sostenibile è una modalità di spostamento che ricorre a soluzioni di trasporto a basso impatto ambientale con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e l’inquinamento dell’aria, migliorando di conseguenza la qualità di vita delle persone.
Full Hybrid: una sfida vinta
La casa giapponese Toyota è stata una delle prime a comprendere che l’industria doveva essere la prima a muoversi per la ricerca di soluzioni di mobilità sostenibile, dal momento che i veicoli per il trasporto privato, insieme a quelli per il trasporto commerciale, hanno un pesante impatto ambientale. Sono ormai più di vent’anni che Toyota, raccolto l’ambizioso guanto di sfida dell’azzeramento di emissioni inquinanti, ha immesso sul mercato automobilistico la prima automobile Full Hybrid di serie. Lo sforzo è stato premiato visto che da quando è uscito il primo modello (la celebre Toyota Prius), sono stati quasi 20 milioni coloro che hanno dato fiducia alla visione di mobilità della casa giapponese. Attualmente, la gamma di auto ibride della casa giapponese comprende ben otto modelli, una gamma in grado di soddisfare le esigenze più svariate della clientela.
Come funziona la tecnologia Full Hybrid?
Esistono varie tipologie di tecnologia “ibrida”; la più popolare e diffusa è sicuramente quella “Full Hybrid”. Il termine ibrido (Hybrid in inglese) fa riferimento al fatto che nei veicoli con questa tecnologia si ha la combinazione di un motore elettrico con un motore a combustione; quest’ultimo è generalmente alimentato a benzina, ma potrebbe esserlo anche con un altro tipo di carburante. Il motore elettrico e quello a combustione possono lavorare in sinergia oppure in modo separato; è comunque importante comprendere che il sistema ibrido è un sistema autonomo: può cioè attivare o il motore elettrico oppure quello termico o, ancora, tutti e due i motori contemporaneamente; questo dipende dalle circostanze di guida. Supponiamo, per fare un esempio, che si debba percorrere un tratto di strada piuttosto breve a bassa o media velocità; in questo caso sarà soprattutto il motore elettrico a essere prevalentemente sfruttato. Quando invece il percorso richiede l’impiego di una potenza maggiore, sarà il motore a combustione quello che verrà utilizzato in prevalenza. La tecnologia ibrida consente non solo di risparmiare molta energia, ma anche di ridurre i consumi di carburante; ciò, come facilmente si può intuire, si riflette positivamente sull’ambiente perché si ha una notevole riduzione delle emissioni inquinanti. Non vi sono inoltre problemi per quanto riguarda la percorrenza di lunghe distanze dal momento che è possibile ricorrere al carburante.
Le batterie dei veicoli Full Hybrid devono essere ricaricate?
Questa è una domanda che molti si pongono; la risposta è no; nel caso della tecnologia Full Hybrid, infatti, la ricarica delle batterie avviene sfruttando il potenziale del motore a combustione; non vengono cioè sfruttate fonti esterne alla vettura. La ricarica con cavo, attraverso prese di corrente domestiche o postazioni di ricarica pubblica, è invece una caratteristica delle autovetture con tecnologia Plug-in Hybrid. Responsabilità editoriale: TiLinko – Img Solutions srl —immediapress/auto-motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)