Fumo tradizionale vs sigarette elettroniche: i numeri del fenomeno in Italia
(Adnkronos) –
Milano, 20/12/2023 – L'Eurispes – l'istituto di ricerca italiano che si occupa di studi politici, economici e sociali – ha condotto una ricerca sulle abitudini della popolazione in Italia legate al fumo. L'indagine “Fumo: nuovi prodotti e riduzione del danno. L’evoluzione del fenomeno in Italia” ha scattato una fotografia interessante su questa tematica e ha reso possibile conoscere e analizzare le opinioni dei fumatori circa il fumo tradizionale e i nuovi prodotti alternativi come e-cig e tabacco riscaldato. Dalla ricerca emerge che in Italia nel 2023 sono ben 10,5 milioni i fumatori totali. Per condurre le indagini, i ricercatori hanno intervistato diversi soggetti per capire meglio la loro posizione. Dei 1018 fumatori tradizionali presi in esame il 68,6% ha affermato di non aver mai provato a smettere di fumare. Solo il 31,4%, invece, ha dichiarato di aver tentato. I campioni di questo gruppo di intervistati hanno a loro volta affermato che: •sanno di dover smettere, ma non vogliono (27,2%), •sanno di dover smettere, ma pensano di non riuscirci (26,6%), •vorrebbero smettere, ma non nell'immediato (18,4%), •pensano di smettere entro sei mesi (12,2%), •non hanno nessuna intenzione di smettere di fumare (15,5%). Tra le persone che si sono proposte di smettere di fumare, si sono fatte strada le sigarette elettroniche, oramai in commercio in moltissimi e-shop come Svapostore.net. La sigaretta elettronica è uno dei prodotti alternativi al fumo tradizionale più utilizzati e facilmente reperibili sia nei negozi fisici sia online. Chi ne acquista una lo fa grazie agli articoli sulle riviste, alle ricerche su internet, al passaparola o al consiglio di qualche operatore sanitario che la suggerisce come alternativa alla classica sigaretta, ritenuta più dannosa per la salute. La salute è proprio uno degli aspetti che più interessa i fumatori di e-cig: basti pensare che più della metà degli intervistati (circa il 57,3%) preferisce utilizzare liquidi senza nicotina. A svapare senza nicotina sono per lo più i giovani adulti compresi in due fasce d'età, quella dai 25 ai 34 anni e quella dai 35 ai 44 anni. A usare liquidi con nicotina sono invece i ragazzi tra i 18 e i 34 anni e gli over 64. Un aspetto interessante che emerge dalla ricerca è anche l'opinione che gli intervistati hanno sullo Stato per quanto riguarda l'informazione sul fumo e sui nuovi prodotti. Gran parte delle persone, infatti, ritiene che lo Stato debba informare i cittadini sulla loro esistenza come alternativa meno dannosa alle sigarette tradizionali, e che debba promuovere campagne mirate e spingere allo switch da fumo tradizionale a sigaretta elettronica. Il passaggio ai nuovi prodotti senza combustione in ogni caso sta facendo diminuire la diffusione delle sigarette tradizionali, le quali vengono sempre più abbandonate dai fumatori che vengono a conoscenza di alterative quali e-cig e tabacco riscaldato. Quest'ultimo, per esempio, secondo le indagini sarebbe una delle principali cause dell'abbandono delle sigarette tradizionali. Il 79,5% degli intervistati sul tabacco riscaldato ha infatti affermato di essere passato ai prodotti senza combustione dopo averli provati. Questo è importante per capire come i nuovi prodotti sono per lo più visti come alternativa al tabacco tradizionale e non rappresentino invece il primo approccio al fumo per chi non ne ha mai fatto uso in vita sua. Per quanto riguarda invece il tema del diritto all'informazione, lamentato da buona parte degli intervistati, il Presidente dell'Eurispes Gian Maria Fara ha affermato la volontà di diffondere il Codice di autoregolamentazione per la comunicazione e la vendita dei prodotti senza combustione presentato nel giugno 2022, e di lanciare una campagna d'informazione su tutto il territorio nazionale, presso tutti i tabaccai che vorranno aderire all'iniziativa volta a rendere più consapevoli sia esercenti sia cittadini.
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