Gestione servizio idrico integrato, Sud chiama Nord:”Messinaacque SPA, una gestione privatizzata imposta dalla Regione Siciliana”. Incontro sabato 2 settembre
Il sindaco del comune di Taormina Cateno De Luca ha chiesto oggi al sindaco del comune di Messina Federico Basile la convocazione di un incontro che coinvolga i sindaci della città metropolitana di Messina avente ad oggetto l’azione comune per la tutela dei diritti giuridici dei consigli comunali.
La richiesta scaturisce dal recente commissariamento che il comune di Taormina ha subito ad opera da ATI idrico Messina, a sua volta commissariata dalla regione Siciliana, relativamente alla bocciatura della bozza dello statuto della nascente società Messina Acque Spa.
Infatti, a causa dell’incapacità di un ATI Idrico inutile, commissariato più volte in questi ultimi anni, dalla redazione del Piano d’Ambito, alla scelta delle tipologie di Gestione del Servizio Idrico Integrato, la Regione Siciliana sta imponendo una gestione praticamente a trazione privata dello stesso Servizio a colpi di commissariamenti, tutt’altro che lineari.
Serve a poco oggi evidenziare come la gestione pubblica proposta da Cateno De Luca prima e da Federico Basile successivamente, di affidare ad una sana azienda come AMAM SpA (controllata del Comune di Messina alla quale si poteva far confluire ogni comune richiedente con potere di controllo analogo), sarebbe stata la scelta migliore per un territorio che risulta variegato e con decine e decine di realtà locali ove il privato, a fronte di un bilancio che certamente non potrà prevedere alcuna perdita nemmeno temporanea, ne affronterà le criticità aumentando la tariffa.
Lo potrà fare in quanto gli organi gestionali del nuovo gestore, per statuto imposto dall’alto dalla Regione Siciliana, andranno ad appannaggio della parte privata, unica a poterne proporre i nomi anche a quella parte pubblica che, per anni non è riuscita a trovare la quadra sull’unicità di una gestione pubblica.
Il privato, operando tramite il consiglio di gestione, proporrà tariffa e direttori generali, assunzioni ed investimenti, mentre i comuni resteranno a guardare lo scippo di un bene pubblico come l’acqua senza però determinare governance e modalità.
False sono le motivazioni relative all’accesso ai fondi del PNRR in quanto l’ultima finestra utile finirà nel mese di settembre allorquando il nuovo gestore non potrà in alcun modo essere operante.
La verità è insita in un gioco di lobby di grossi gestori (nazionali ed europei) che vogliono, e ci stanno riuscendo, mettere le mani in un monopolio qual è quello del servizio idrico integrato, con l’appoggio della Regione Siciliana che sta operando con commissariamenti alquanto discutibili, specialmente quelli che vedono esautorati i poteri dei vari consigli comunali allorquando democraticamente decidono di votare “no” alla bozza di statuto con motivazioni plausibili e tecnicamente corrette.
Per tale motivo il sindaco di Messina di concerto con il sindaco di Taormina sta provvedendo a convocare è convocata una riunione tecnica per il giorno 2 settembre p.v., alle ore 10,00 presso il salone degli specchi della Città Metropolitana di Messina ed aperta a tutti i sindaci della provincia di Messina e proposta dal Sindaco di Messina, Federico Basile, utile a verificare i presupposti di un’azione legale unica per l’opposizione al commissariamento di quei consigli comunali che hanno deciso per il NO allo statuto della nascente Messinacque SpA.