Giardini Naxos, cerca di disfarsi dello stupefacente: pusher arrestato dai Carabinieri
Nella scorsa notte, nel corso di servizi finalizzati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno arrestato, in flagranza di reato, un uomo di Giardini Naxos, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante un servizio di pattuglia notturna, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia, hanno notato una persona di sesso maschile che, in tarda ora, stazionava in strada in prossimità di un’autovettura ed alla vista dei militari assumeva un atteggiamento nervoso, tentando di disfarsi di un involucro in plastica. I militari dell’Arma, una volta bloccato l’uomo, hanno recuperato l’involucro e dopo una rapida ispezione hanno rinvenuto all’interno sostanza stupefacente di varia tipologia, già suddivisa in dosi pronte per la cessione, per un totale di circa 7 grammi di cocaina, 2 grammi di hashish e 3 grammi di marijuana. L’uomo è stato sottoposto a perquisizione personale e veicolare e trovato in possesso di materiale vario per il confezionamento e di una somma contante in banconote di vario taglio, ritenuta provento di pregressa attività di spaccio e pertanto sottoposta a sequestro. Lo stupefacente, che sarà inviato al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per le analisi di laboratorio, è stato sequestrato e l’individuo è stato arrestato, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Ultimate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, al termine della quale, il Giudice ha convalidato l’arresto operato dai Carabinieri e applicato nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.