Giudici popolari, Musolino a Nordio:”Intervenire sui limiti d’età per tutelare certezza del diritto”
“Bene l’impegno del Ministro Nordio per intervenire sui criteri d’età dei giudici popolari nei collegi giudicanti ed evitare che si ripeta quanto avvenuto a Palermo e Messina con l’annullamento di due sentenze di condanna.”
Così la senatrice di “Sud Chiama Nord” e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie Dafne Musolino durante il Question Time in Senato.
“A causa dei sopraggiunti limiti d’età dei giudici popolari al momento della sentenza, le corti d’Assise di Palermo e Messina hanno annullato due sentenze di condanna per fatti di mafia e per un caso di contagio volontario da AIDS. Con la stessa motivazione pende in questo momento alla Corte d’Assise di Messina un ulteriore appello avverso a una condanna per femminicidio.
Le norme che disciplinano la figura dei giudici popolari dicono che questi non possono superare i 65 anni, ma nel lungo elenco dei casi per cui vi è obbligo di sostituzione, non si parla mai di superamento del limite d’età. Si dovrebbe quindi dedurre che il tetto dei 65 anni riguarda il momento della costituzione del collegio giudicante e non quello della pronuncia delle sentenza.
Il Ministro ha annunciato la volontà di innalzare il limite d’età per i giudici popolari rispetto all’anacronistico tetto dei 65 anni. Una strada che sicuramente riduce le possibilità di nuovi episodi come quelli di Palermo e Messina, anche se non del tutto, e questo è comunque un problema per la certezza del diritto.”