Giuseppe Cipolletta: “Esiste un’altra Italia, fuori dai confini nazionali, che ha diritto al riconoscimento della cittadinanza italiana”
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La società C&C Iure Sanguinis SRL si occupa del riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis tramite la via giudiziale. Per i discendenti di italiani emigrati all’estero, questo riconoscimento è un diritto che si ottiene per possesso ininterrotto dalla nascita. Napoli, 12 dicembre 2023. Si stima che siano circa 50 milioni gli italiani all’estero potenzialmente in possesso dalla nascita del diritto al riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis: espressione che pone in primo piano il legame di sangue tra genitore e figlio. Un diritto che secondo la legge italiana rimane impregiudicato in qualità di discendente da cittadino italiano. Il passaporto italiano, tra l’altro, è il terzo passaporto più ambito al mondo, dopo quello statunitense e quello giapponese. Il vantaggio principale nell’avere questo documento, infatti, è l’opportunità di raggiungere una condizione di vita migliore dal punto di vista economico, ricercata in particolare dai cittadini residente in sud America dove è emigrato un numero consistente di italiani dall’unificazione d’Italia del 1861 in poi. Oggi è possibile richiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana tramite due modalità, la via amministrativa e quella giudiziale ma è necessario seguire procedure specifiche. «Gestire le pratiche per queste richieste non è semplice – spiega Giuseppe Cipolletta, consulente della società C&C Iure Sanguinis SRL, specializzata nel riconoscimento della cittadinanza italiana –. Indubbiamente la via giudiziale è quella praticabile con meno ostacoli e insidie. La via amministrativa, infatti, presuppone il trasferimento in Italia presso il comune nel quale si intenda stabilire la propria residenza per un periodo di tempo indefinito e indefinibile durante il quale, in teoria non si può lavorare perché il permesso di soggiorno in attesa di cittadinanza non lo consente. Per chi volesse inoltrare la richiesta tramite il Consolato, rimanendo quindi all’estero, è bene sapere che i tempi delle pratiche sono molto lunghi perché i Consolati sono subissati di istanze. Si stima, ad esempio, che nei Consolati brasiliani arrivino in media circa 60mila richieste all’anno, con una possibilità concreta di evasione annuale di sole 6mila». Il riconoscimento in via giudiziale risulta, quindi, la via preferibile per i residenti all’estero e infatti tantissimi, negli ultimi anni, vi stanno facendo ricorso. Ma per ottenere risultati concreti è importante affidarsi a strutture ben organizzate e di comprovata esperienza del paese dove si ha la prima cittadinanza, in grado di seguire ogni aspetto della procedura. L’Italia, tra l’altro, è l’unico paese che non pone limiti generazionali per il riconoscimento di questo diritto: la legge permette, infatti, di poter considerare un antenato nato anche in epoca precedente al 17 marzo 1861 (data della proclamazione del Regno d’Italia). In alcuni casi, quindi, è fondamentale fare ricerche documentali molto certosine. «Il punto di forza della via giudiziale – sottolinea ancora Giuseppe Cipolletta – è la sicurezza, in termini di trasparenza e di liceità dell’iter istruttorio, che viene offerta al potenziale beneficiario del provvedimento. Infatti, per questa via il crisma dell’ufficialità del riconoscimento viene appunto impressa dalla sentenza/ordinanza di un giudice civile». Secondo la normativa vigente, il tribunale competente per il riconoscimento della cittadinanza italiana è quello nel cui circondario si trova il comune dove era nato l’antenato che trasmette la nazionalità. Conoscere la prassi di ciascun tribunale è importante, per questo le strutture all’estero devono potersi avvalere di partners in Italia organizzati e professionali, dotati di un organico di esperti e di competenti in materia che siano realmente altamente qualificati.
La società C&C Iure Sanguinis srl, con sede a Mugnano di Napoli in provincia di Napoli, è specializzata nella consulenza e nella prestazione di servizi per il riconoscimento GIUDIZIALE della cittadinanza italiana JURE SANGUINIS. Costituita nel 2017, in sei anni ha lavorato più di mille casi e vanta il 100% di percentuale di accoglimento dei ricorsi presentati, frutto di un’analisi preliminare selettiva e di uno standard elevato di competenze. Grazie alla sua esperienza altamente specialistica, la C&C Iure Sanguinis è oggi un punto di riferimento nel settore del riconoscimento della cittadinanza italiana.
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