Google in trattative con Apple per portare la sua intelligenza artificiale su iOS 18
(Adnkronos) – Con la presentazione di iOS 18 che si avvicina a passi da gigante e l'intelligenza artificiale che farà sempre più parte delle nostre vite,, Apple e Google starebbero valutando una collaborazione che potrebbe rivelarsi rivoluzionaria. Secondo quanto riportato da Bloomberg, le discussioni tra Apple e la divisione di Alphabet riguardano la licenza del modello generativo di AI made in Google, noto come Gemini, per essere integrato nei futuri iPhone. Questo accordo segnerebbe una svolta significativa per l'industria dell'AI, ampliando oltre il segmento Android e web il territorio d'azione di Gemini. Le trattative in corso suggeriscono che Google Gemini potrebbe alimentare alcune funzionalità del prossimo sistema operativo di Apple, iOS 18, destinato ai nuovi modelli di iPhone. Nonostante Apple stia sviluppando propri modelli di AI, con un focus particolare su funzionalità che operano direttamente sui dispositivi piuttosto che sul cloud, l'utilizzo di Gemini di Google per funzioni generative di AI, come la creazione di immagini e la redazione di testi a partire da semplici prompt degli utenti, rappresenterebbe un significativo passo avanti. La notizia arriva in un contesto in cui Apple ha avuto colloqui anche con OpenAI per un accordo simile, evidenziando la crescente importanza delle tecnologie basate su AI nel settore tecnologico. Samsung, ad esempio, utilizza già Gemini per potenziare le funzionalità AI dei suoi ultimi dispositivi Galaxy S24, presentati a gennaio. Dal punto di vista di Google, l'integrazione della sua tecnologia Gemini negli iPhone le permetterebbe di raggiungere miliardi di utenti, potenzialmente rafforzando la sua posizione nella competizione con Microsoft e altri attori per la supremazia nell'AI. Tuttavia, un accordo di tale portata tra queste due potenze tecnologiche potrebbe sollevare preoccupazioni antitrust, visto che entrambe sono già sotto la lente di ingrandimento delle autorità regolatorie in Europa e negli Stati Uniti. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)