Governo: Iv verso astensione, ma Pd fermo ‘no vendette ma nessuna apertura
Prima Davide Faraone, poi Luciano Nobili, ‘pretoriano’ del renzismo. Nel terzo giorno della crisi arrivano messaggi distensivi da Italia Viva. Lo stesso Matteo Renzi oggi in un’intervista porta Iv sull’astensione nel voto sulle comunicazioni di Giuseppe Conte al Senato. Una mossa sia per tenere i suoi, ma soprattutto -si spiega da Iv- rivolta al Pd. Una serie di passaggi che però, dicono da fonti dem, non cambiano le cose. Nessuna apertura a Renzi e Iv.
Da parte sua, il senatore di Rignano chiede ai suoi di restare compatti e di non alimentare polemiche e sulla chat interna dei parlamentari Renzi avrebbe raccolto un sostegno ampio, anche di chi come i senatori Vicenzo Carbone e Donatella Conzatti erano dati in uscita. Certo, restano i dubbiosi, quelli quantomeno perplessi sullo strappo di Renzi. Vedi il senatore Leonardo Grimani che rompe la ‘consegna’ del silenzio con l’Adnkronos: “Sto facendo valutazioni di coscienza ma non sono un responsabile ad oggi. Va ricostruito il perimetro della maggioranza uscente prima possibile anche dopo il passaggio parlamentare. Per quello lavorerò fino all ultimo istante utile”, dice.
Tuttavia il mood distensivo della giornata da parte di Iv non fa breccia nel Pd. Oggi Nicola Zingaretti ha specificato che non c’è alcuna voglia di “vendetta” nei confronti dei renziani, ma la rottura scelta da Renzi resta “grave” e “irresponsabile”. Soprattutto a fronte dei risultati nella mediazione con il premier Giuseppe Conte raggiunti grazie all’impegno in prima linea dei dem. Lo ricorda Zingaretti così parlando ai deputati Pd: “Fino a qualche minuto prima della conferenza stampa di Iv siamo stati impegnati come gruppo dirigente a fare di tutto, di tutto. Abbiamo letto tutti le parole di Conte sul patto di legislatura e sul patto di legislatura da definire all’interno dei confini dell’attuale maggioranza”.(Adnkronos)