‘Gucci Visions’, mostra ripercorre 102 anni di storia del brand
(Adnkronos) – Si intitola "Gucci Visions" la nuova mostra che da domani, giovedì 15 giugno, ospita il Gucci Garden, in piazza della Signoria a Firenze: accompagna i visitatori in un viaggio gioioso e coinvolgente nella creatività e nella maestria artigianale della Maison che, decennio dopo decennio, definiscono un'epoca e sono l'essenza del brand. "Gucci Visions" offre una visione completa dei 102 anni di storia della Maison, in un omaggio ai modelli emblematici, agli elementi iconici, al talento dei direttori creativi e dei maestri artigiani che li hanno creati nel corso degli anni. Esplorazione dei codici 'ereditari' di Gucci, la mostra rivela lo spirito d'avventura e di innovazione che da sempre anima la Maison, la sua grande fiducia nel potere della creatività e la piena dedizione alla tradizione artigiana italiana, di cui i modelli esposti sono il frutto. La mostra inaugura un nuovo capitolo del Gucci Garden, lo spazio creativo e collaborativo del brand che si estende sui tre piani di un palazzo fiorentino del XIV secolo. Ad aprire l'itinerario, una cronologia illustrata si rivela ai visitatori man mano che percorrono le varie rampe di scale, tracciando la storia della Maison attraverso date, eventi e figure chiave. Al primo e secondo piano dell’edificio sono allestite otto sale tematiche, a sé stanti e visitabili in qualsiasi ordine, e ciascuna presenta un aspetto peculiare della straordinaria storia della Maison. Mettendo in primo piano i temi e le iconiche creazioni del brand, tra cui la borsa Bamboo, il monogramma GG e il motivo Flora, la mostra invita il visitatore a scoprirne le origini e la storia, oltre alla ragione che ha reso ognuno di essi un elemento essenziale del fascino che Gucci continua a esercitare, sempre al passo coi tempi. Le sale dedicate alla valigeria Gucci, ispirata dalla tradizione ma pensata per il viaggiatore odierno, mettono in risalto gli splendidi abiti creati per le celebrità nel corso dei decenni, e raccontano la pionieristica presenza della Maison nei territori inesplorati del Metaverso, rivelando la portata dell'impegno di Gucci nel realizzare una visione risolutamente all'avanguardia. La selezione di borse, valigie e capi d'abbigliamento dimostra inoltre come il savoir faire della Maison resti ancorato ad una serie di conversazioni creative che trascendono i limiti temporali, tra la visione originale di Guccio Gucci, l'opera pionieristica dei suoi figli, e il potere dell'immaginazione dimostrato dai più recenti Direttori Creativi della Maison: Tom Ford, Frida Giannini e Alessandro Michele, ciascuno dei quali ha alimentato e arricchito la visione esclusiva di Gucci, fino a farne il brand riconosciuto e apprezzato a livello globale che è oggi. Metaverse Dall'inizio del nuovo millennio, lo spirito pionieristico di Gucci ha permesso al brand di assumere un ruolo all’avanguardia nell'universo digitale, e più di recente Gucci si è imposta come forza innovatrice a livello globale nell'ambito del Web3 – l’iterazione più avanguardistica di Internet − e del Metaverso. Trasposizione del percorso di ricerca della Maison in tali dimensioni sperimentali, la sala Metaverse è dotata di una poltrona da gaming di ultima generazione, dalla quale i visitatori hanno accesso ad una prospettiva completa su recenti iniziative della Maison in questo ambito: Gucci Town su Roblox, Gucci Vault Land in The Sandbox e Otherside Relics by Gucci, realizzato in collaborazione con Yuga Labs. Stars Stars celebra la centenaria simbiosi fra Gucci e personalità di spicco, celebrità e creativi di primo piano: dai primi incontri di Guccio Gucci con l'alta società all'hotel Savoy di Londra, dove ha lavorato come porter, fino all’adozione della Maison da parte delle star di Hollywood e del jet set internazionale negli anni ‘50 e ‘60, fino poi a diventare simbolo del glamour negli anni ‘70 e ‘80. In seguito alla reinvenzione e al riposizionamento della Maison e della celebrity culture negli anni '90 e all'affermarsi dell'era digitale, tali legami sono aumentati e si sono diversificati. Nella sala Stars, gli specchi e gli schermi digitali creano un effetto moltiplicatore che mette in particolare risalto i nove abiti su misura che vi sono esposti, ciascuno dei quali è stato creato per una celebrità del cinema o della musica; ogni abito incarna ed evoca quindi i legami duraturi che Gucci vanta con la celebrity culture in continua evoluzione. Travel Quando Guccio Gucci fondò la Maison Gucci nel 1921, era sua ambizione produrre articoli di valigeria dal design sofisticato e di ottima fattura per il viaggiatore contemporaneo. Le valigie e le borse esposte nella sala Travel sono la prova che la Maison non si è allontanata dalla visione originale del suo fondatore. Esposti in nicchie su sfondo di animazioni LED che prefigurano infiniti percorsi futuri, gli articoli in mostra vanno da un raro astuccio da toilette in pelle di vitello degli anni '40 e una splendida valigia degli anni '50 con stampa Rinascimento, a modelli degli anni '60 e '70 con i più classici motivi Gucci, fino alla collezione Gucci Savoy del 2022, che strizza l'occhio al passato della Maison − e in particolare al primo impiego del suo fondatore come porter al Savoy di Londra − e allo stesso tempo dimostra come il suo retaggio venga costantemente aggiornato per soddisfare le esigenze dello stile di vita contemporaneo. Icons La sala Icons è una vetrina d'eccezione per tre creazioni leggendarie: la borsa Bamboo 1947, la Horsebit 1955 e la Jackie 1961, ciascuna delle quali simboleggia un aspetto fondamentale dell'identità Gucci. La Bamboo 1947, il cui ingegnoso manico in bambù risolse il problema della scarsità di materiali del dopoguerra in maniera pratica ed esteticamente valida, rappresenta l'inventiva e la maestria artigianale della Maison. La Horsebit 1955, con la sua silhouette contemporanea e l’iconico Morsetto, celebra le origini equestri di Gucci. Quanto alla Jackie 1961, la sua silhouette a mezzaluna e la chiusura metallica a pistone ne hanno fatto l'epitome dell'eleganza disinvolta sin dalla sua introduzione. Per Gucci Visions, oltre 400 versioni di queste tre iconiche borse Gucci sono elegantemente disposte su ripiani specchiati che rivelano la stupefacente creatività della Maison a 360°. L’inventiva e la maestria artigianale, l'ampia selezione di splendidi motivi e le innumerevoli versioni cromatiche riflettono il passare del tempo come in un'infinita galleria di specchi creativi. Bamboo Nella sala Bamboo, la Maison celebra i quasi otto decenni di questo modello geniale. A partire dal 1947, quando la scarsità di materie prime nel dopoguerra indusse Guccio Gucci a dotare un nuovo stile di borsa di un manico in bambù sagomato e brunito, la Maison e i suoi Direttori Creativi hanno continuato a rendere omaggio al suo design. Borse d'archivio sono esposte in una splendida vetrina di fronte a una parete digitale che presenta l'odierna Bamboo 1947 in una varietà di colori. Giustapponendo le borse Bamboo del passato e del presente, questo spazio mostra come, nel corso del tempo, tale stile abbia trasceso le proprie origini come soluzione pratica diventando metonimo e metafora della creatività che contraddistingue la Maison. Codes La sala Codes è un'esperienza immersiva e caleidoscopica in cui i visitatori sono circondati dai motivi e dagli emblemi creati durante i 102 anni di storia della Maison. La lettera G con le sue numerose varianti, dal monogramma all'incrocio GG, così come il Morsetto equestre e il nastro Web, sono presentati sulle quattro pareti di schermi, creando un'animazione avvolgente che rivela come questi motivi distintivi siano stati rielaborati e reimmaginati dai visionari della Maison: dai figli di Guccio Gucci ai Direttori Creativi Tom Ford, Frida Giannini e Alessandro Michele. Fashion La sala Fashion ospita una serie di look che hanno definito un decennio, scelti con cura dall'Archivio Gucci, anch'esso situato a Firenze nel Palazzo Settimanni. Disposti in modo da creare coppie di modelli in dialogo tra loro, gli abiti vanno dagli anni '60 ai giorni nostri, e rivelano come i Direttori Creativi della Maison si siano impegnati in 'conversazioni' avanti e indietro nel tempo, utilizzando il passato per dialogare con il presente e creare il futuro. I look includono un completo in velluto rosso di Alessandro Michele per la stagione Autunno-Inverno 2021 che riprende la versione di Tom Ford per l’Autunno-Inverno 1996; un miniabito in pelle scamosciata nera degli anni '70 rivisitato da Frida Giannini nel 2014, e un abito dalla linea fluida con motivo Flora dei primi anni '70 reinterpretato, con l’aggiunta di serpenti, da Alessandro Michele per l‘Autunno-Inverno 2017. È questo profondo spirito di dialogo a fare dell'Archivio Gucci uno stimolante viaggio nel tempo e un organismo vitale che continua a nutrire e ad arricchire l'eterna visione della Maison in fatto di qualità, bellezza e maestria artigianale. Flora La sala Flora esplora lo splendido motivo commissionato da Rodolfo Gucci all'artista e illustratore italiano Vittorio Accornero de Testa nel 1966. Apparso per la prima volta su un foulard di seta, il motivo è diventato un emblema della Maison e del suo amore per il mondo naturale. La sala Flora, opportunamente immersiva, è divisa in due sezioni: nella prima, colonne digitalizzate sono collocate all'interno di un gigantesco giardino scultoreo di fiori, mentre la seconda è una caleidoscopica piramide nel cui interno il motivo viene riflesso sul pavimento, sul soffitto e sulle pareti, creando una sensazione di infinito. La fragranza dell'eau de parfum Gucci Flora Gorgeous Gardenia è presente ovunque. La sala propone un’esperienza immersiva e in formato gigante della ricca e dettagliata rappresentazione delle diverse specie di fiori, piante e insetti che animano il motivo Flora. Sala dopo sala, Gucci Visions crea un percorso che stimola e arricchisce il visitatore, dimostrando come Gucci sia rimasto all'apice della creatività e della qualità nel settore del lusso per oltre un secolo grazie ai suoi modelli iconici e alle idee innovatrici che non sono solo uno specchio dei tempi, ma li definiscono. La mostra inaugura inoltre un nuovo e ambizioso capitolo del Gucci Garden. Situato all'interno dello storico Palazzo della Mercanzia, che risale al 1337 e si trova in Piazza della Signoria a Firenze, è la sede della galleria Gucci, che ospita la mostra al primo e al secondo piano dell'edificio. Il piano terra è occupato da una boutique speciale, con molte esclusive e prodotti unici, e dalla Gucci Osteria da Massimo Bottura, ristorante creato dallo chef tri-stellato Michelin. Poco lontano, nella stessa piazza, si trova il Gucci Giardino 25, caffè e cocktail bar aperto tutto il giorno. —modawebinfo@adnkronos.com (Web Info)